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Basta con le brutture a Taormina: la città deve ritrovare la bellezza

L’amministrazione comunale decisa ad elaborare un Piano del decoro e del paesaggio. Necessario mettere ordine sul territorio dove regna l’anarchia

Uno strumento di controllo della qualità urbana contenente una serie di norme tese al recupero dell’immagine complessiva della città, del suo territorio e della sua identità storico-culturale.
A Taormina l’amministrazione comunale pensa alla redazione di un Piano del decoro e del paesaggio, finalizzato a tutelare l’architettura tipica e i connotati ambientali con un’unica linea d’indirizzo, ma anche ad intervenire per ripristinare pavimentazioni, arredi, stradine e scalinate, mimetizzare le parti aggiunte agli edifici che ne deteriorano l’estetica o deturpano l’ambiente (come insegne ed antenne) e valorizzare gli elementi architettonici storici che rappresentano le varie epoche della storia di Taormina, andando a nasconderne o rimuovere ogni elemento estraneo alle stesse.
«Decenni di incuria hanno ridotto il contesto urbano - afferma l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca - in una selva indistinta di aggressioni dei privati, di disfacimenti ed abbandoni di sentieri meravigliosi, senza alcuna “guida” e controllo da parte di Palazzo dei Giurati». Tra le iniziative ritenute utili vengono indicate la riqualificazione dei sentieri, la ripavimentazione delle vie pedonali divelte, delle scale del centro storico, dei belvederi e delle scalinate, del Sentiero dei Saraceni, della Salita Castello e della Salita pedonale via Leonardo da Vinci per Madonna Rocca, dell’Isola Bella, di via Madonna delle Grazie, via Branco e discesa Zaccani (Porta Pasquale) per Spisone, oltre a provvedere al rifacimento di piazze, marciapiedi e affacci sul mare.
«Bisogna ideare contesti di valorizzazione del paesaggio, come ad esempio uno skywalk in vetro (passerella panoramica sospesa nel vuoto in corrispondenza di particolari contesti naturali, ndc ) - viene evidenziato nei programmi di Palazzo dei Giurati - e va introdotto il concetto di “adozione”, formalmente regolamentato nel contesto pubblicitario dal Comune di Taormina, degli spazi e luoghi pubblici per la loro valorizzazione straordinaria e gestione ordinaria».
L’obiettivo è anche quello di restituire alla città spazi come la villa comunale, i campi da tennis, i sentieri e le piccole piazze che, secondo l’Amministrazione, devono essere “adottate” dalle industrie turistiche locali ed internazionali: un concetto, quello di di “adozione”, che dovrà diventare la conditio sine qua non della concessione dell’autorizzazione.
«La città di Taormina ha creato, e continua a creare, ricchezze che devono rispettare un “obbligo amministrativo” - il messaggio lanciato dal Comune - che dovrà essere un dovere morale per mantenere e far crescere il paesaggio urbano delle città così da generare un circolo virtuoso di bellezza per tutti. Le azioni a supporto del ripristino del decoro si focalizzeranno principalmente su obbligo per gestori di reti elettriche e telefoniche di eliminare i cavi volanti, verifica delle autorizzazioni di tutte le antenne e ripetitori, eliminazione (o camuffamento) di antenne, e ripetitori, realizzazione di una nuova segnaletica turistica multilingue in collaborazione con il Parco archeologico e spostamento programmato di tutte le cabine elettriche installate in punti panoramici della città.

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