Il Comune punta con forza al riconoscimento dell’agognata Bandiera blu. E ha intrapreso il percorso che potrebbe farla sventolare sulle spiagge della riviera nord, soprattutto in quella di Capo Peloro, considerata nell’agosto 2022 la più bella d’Italia da National Geographic. «È la migliore spiaggia per i panorami – ha scritto la rivista –. Separando la Sicilia dall’Italia continentale, lo splendido Stretto di Messina è un luogo leggendario, una riserva naturale, in cui i delfini scorrazzano per le acque cristalline. All’estremità nord-orientale della Sicilia, Capo Peloro si trova nel punto in cui i mari Ionio e Tirreno vorticano l’uno nell’altro, nelle acque leggendarie dell’Odissea» e «la spiaggia, una riserva naturale, è un’ampia e piatta distesa di sabbia, che si dispiega sotto il Pilone, un gigantesco traliccio elettrico, che un tempo era il più alto del mondo». Adesso, con sua determina, il direttore generale Salvo Puccio ha affidato in via diretta, mediante sistema di e-procurement di Palazzo Zanca il progetto “Messina Bandiera blu 2025-2026-2027”, che include servizi professionali, naturalistici, paesaggistici e forestali alla Sustainable Urban Transformation (Sut srl), con sede legale a Pescara. Società che si è aggiudicata l’appalto per 106.557,38 euro, su un importo a base di gara di 130mila.
Riportando indietro le lancette, lo scorso 18 novembre, l’Amministrazione guidata dal sindaco Federico Basile aveva fatto richiesta formale di presentazione della candidatura al progetto “Bandiera blu 2025”, «al fine di consentire alla città di conseguire l’ambito vessillo quale riconoscimento ad un lavoro di squadra di tutte le categorie e Istituzioni che operano nel meraviglioso territorio di Messina».
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