Si aprirà ufficialmente il 29 dicembre, in tutte le Diocesi, il XXV Giubileo universale ordinario della Chiesa cattolica, un tempo di «speranza, grazia e misericordia nel quale sperimentare attraverso l’indulgenza la benignità di Dio», come afferma l’arcivescovo Giovanni Accolla nel “Vademecum del pellegrino”, il sussidio preparato da una Commissione di sacerdoti nel quale, oltre a un’introduzione sul significato biblico-storico del Giubileo curato da mons. Josè Costa, presenta il rito di apertura, il pellegrinaggio, una ricca catechesi sulla Parola curata da mons. Giuseppe Costa e un calendario con le date delle celebrazioni più importanti dei santuari diocesani nei quali, oltre alla cattedrale e alle concattedrali (dell’Archimandritato, di Santa Maria Assunta a Santa Lucia del Mela e di San Bartolomeo a Lipari), sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria durante l’intero anno giubilare.
Come indicato dal Dicastero per l’evangelizzazione, il pellegrinaggio con il quale viene aperto l’Anno Santo si snoderà verso la Cattedrale, simbolo del cammino di speranza, dietro a una Croce che verrà collocata nel presbiterio fino al 28 dicembre 2025, per essere venerata dai fedeli. Rtp seguirà in diretta il rito, a partire dalle 17,45: il raduno è fissato alle 17 nella concattedrale dell’Archimandritato; qui dopo la proclamazione del Vangelo e la lettura di alcuni passi della Bolla di indizione “Spes non confundit”, partirà il corteo con al centro la Croce che sarà retta e portata in processione da gruppi di otto persone.
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