Il casello autostradale di Ponte Gallo al centro delle polemiche anche per anomalie e disservizi segnalati dai cittadini. L’ex consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo ha denunciato in una nota quella che definisce "l’ennesima vessazione ai danni della comunità".
Il casello, erroneamente identificato come Villafranca Tirrena, sarebbe responsabile di frequenti malfunzionamenti al sistema di pagamento self-service. Tra i problemi segnalati figurano il mancato riconoscimento delle monete introdotte, il blocco della barra di passaggio, e l’assenza di operatori per gestire eventuali guasti in tempo reale.
“È scandaloso che i cittadini siano costretti a pagare più del dovuto per far alzare la barra e continuare il viaggio,” afferma Biancuzzo, evidenziando come i disservizi non solo aggravino la fluidità del traffico, ma possano mettere a rischio anche la sicurezza pubblica.
A questa situazione si aggiunge, secondo Biancuzzo, l’assurdità di un pedaggio che da oltre 52 anni grava sulla libertà di circolazione. “Chiediamo l’immediata abolizione del pedaggio di Ponte Gallo. È un abuso e un sopruso che limita la continuità territoriale e ignora il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione.”
L’ex consigliere si fa portavoce di 25mila cittadini che, esasperati dai continui disagi, reclamano la rimozione del casello. “Se non interverranno le autorità competenti, saremo noi cittadini a farci sentire.”
La richiesta di smantellamento del casello e l’abolizione del pedaggio rappresentano una battaglia simbolica per garantire il diritto alla mobilità e alla trasparenza amministrativa. Il dibattito resta aperto, mentre i cittadini attendono risposte concrete dalle istituzioni.
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