Stanno tutti bene i feriti del maxi - tamponamento che ha sconvolto il ponte della vigilia di Natale. La dinamica sarebbe in fase di accertamento. Ma sembra che le vittime – Maria Calabrese (nata a Barcellona Pozzo di Gotto), e la figlia Aurora Pellegrino di 10, entrambe residenti a Messina – insieme agli altri due componenti della famiglia fossero in viaggio verso Roma e si siano trovate difronte ad un altro incidente che, prima del loro arrivo, aveva bloccato la carreggiata nord dell’A2. Nel tratto, difatti, erano presenti delle auto già ferme sulla carreggiata nord.
L’impatto contro un tir è stato fatale per mamma e figlia. Il coniuge e l’altro figlio di tre anni sono rimasti feriti, ma non rischiano la vita. Le loro condizioni sono al vaglio dei sanitari degli ospedali di Castrovillari e Mormanno, nei quali rimangono sotto osservazione.
Le salme di Maria Calabrese e della piccola Aurora, invece, sono state portate all’ospedale Pasquale Ferrari. I magistrati non hanno prodotto alcun provvedimento di sequestro se non l’esame esterno del medico legale. Molto probabilmente faranno ritorno a Messina per il pietoso rito dei funerali.
Nel maxi-incidente sono rimaste coinvolte 11 automobili, un tir, un pullman e un furgone. Otto i feriti refertati dai sanitari. I testimoni superstiti hanno trascorso la nottata con la morte nel cuore. Un vero incubo. Imponente il numero dei soccorritori impegnati sul teatro dell'incidente: oltre una ventina i tecnici dell'Anas in forza al compartimento di Frascineto e Campotenese, quindi i vigili del fuoco del Distaccamento di Castrovillari e gli agenti della polstrada di Lagonegro e quelli della sottosezione di Fracineto.
Agli uomini della polstrada adesso toccherà materialmente stabilire le cause del sinistro autostradale.
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