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Policlinico di Messina, il Nursind: "Via libera a 11 milioni, subito le proroghe per tutto il personale precario"

In una nota la sigla sindacale invoca “il rinnovo fino al 31 dicembre 2025 di tutto il personale a tempo determinato, le stabilizzazioni degli aventi diritto e la pubblicazione urgente delle cosiddette indennità di fascia Dep

Il sindacato Nursind chiede la proroga dei contratti dei precari in scadenza a fine anno. In una nota la sigla invoca “il rinnovo fino al 31 dicembre 2025 di tutto il personale a tempo determinato, le stabilizzazioni di tutto il personale avente diritto e la pubblicazione urgente delle cosiddette indennità di fascia Dep, per dare ristoro a tutto il personale che da anni vede le altre aziende gratificare il proprio personale con l'aumento dei loro stipendi, mentre al Policlinico aumentano solo stress, il demansionamento e l'attività lavorativa”.
Il Nursind dopo il decreto dell’’assessorato regionale della Salute che ha aumentato di ulteriori 11 milioni di euro il budget del policlinico, che si aggiungono ai 4 milioni dell’anno precedente raggiunti grazie allo sciopero del Nursind, chiede di “guardare sicuramente agli introiti ed ai bilanci ma anche e soprattutto al benessere lavorativo ed economico dei propri dipendenti. Avere degli operatori sanitari motivati - spiega il Nursind - significa poter contare su lavoratori pronti a sacrificarsi fornendo come sempre un’assistenza ancora più qualificata a fronte di carenze d’organico che comunque restano”.
Ivan Alonge e Massimo Latella, responsabili del Nursind Messina, chiedono inoltre “la firma del contratto integrativo aziendale concordato con tutte le sigle sindacali tranne una, che lo ha bloccato creando non pochi disagi al personale. Chiediamo inoltre l'attivazione urgentissima della banca delle ore - proseguono i sindacalisti - come da contratto nazionale, e il pagamento dei festivi infrasettimanali arretrati. Il Nursind chiede inoltre un ulteriore aumento del tetto di spesa perché nonostante i sacrifici il personale e le risorse stanziate non riescono a coprire tutti i turni per garantire un’assistenza adeguata a tutti i pazienti”.

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