Sebastiano Bontempo Scavo “piricoco” è gravemente indiziato anche dell’appartenenza al gruppo mafioso omonimo per l’operazione “Nebrodi 2”, la seconda offensiva della Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato contro la mafia dei pascoli, ovvero la seconda inchiesta sulla mafia dei pascoli e le truffe all’Agea dei clan mafiosi tortoriciani, dopo quella del 2020.
È questo il responso della sesta sezione penale della Cassazione, che ha rigettato il suo ricorso sulla decisione dei giudici del Riesame di Messina, che avevano a loro volta ribaltato la decisione del gip quando scattò la misura cautelare per la maxi operazione “Nebrodi 2”. Il gip infatti all’epoca aveva accolto la richiesta della Distrettuale antimafia di Messina solo per alcune ipotesi investigative di colpevolezza a suo carico, non concedendola anche per il profilo della presunta appartenenza al gruppo mafioso. E il pool della Dda che si occupa da anni delle vicende mafiose dei Nebrodi, coordinato dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, aveva presentato appello al Riesame, che l’aveva accolto.
Adesso, con il rigetto da parte della Cassazione del ricorso dell’indagato sulla decisione del Riesame, in pratica “rivive” quanto hanno deciso proprio i giudici del Riesame sulla posizione di Bontempo Scavo nel marzo di quest’anno, quando sostanzialmente modificarono la prima decisione del gip.
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