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Messina, sul litorale di Acqualadrone sono entrate in azione le ruspe

Intervento urgente del Comune, rischiava di crollare parte del marciapiedi

Le ruspe hanno cominciato a muoversi la scorsa settimana e lo faranno ancora per qualche giorno per rimettere in sicurezza una zona di Acqualadrone che rischiava di crollare definitivamente. Sul lungomare le onde hanno pian piano eroso il terreno sotto il marciapiedi e prima che la brutta stagione faccia definitivamente il proprio ingresso, il Comune è intervenuto in maniera urgente.

Ma dopo l’emergenza serviranno interventi più strutturali. È in programma, con un appalto da 120 mila euro, la rifioritura e il salpamento dei massi che si trovano davanti all’abitato. In questo caso è necessario l’arrivo di una imbarcazione che lavori dal mare e non è stato facile recuperarla in questo periodo. I grandi blocchi saranno rimessi al loro posto creando nuovamente una barriera frangiflutti che ridurrà la potenza del moto ondoso e quindi il pericolo di nuova erosione o peggio cedimenti. Questa sarà la fase due che inizierà nei prossimi giorni, ma c’è anche una terza fase: riguarderà il tratto di costa che va sempre da Acqualadrone fino a Mezzana. L’investimento in questo caso è di 1,3 milioni di euro, sempre per il riposizionamento dei massi ed eventualmente la realizzazione di nuove barriere. I fondi in questo caso sono del Pn Plus Metro e la gara d’appalto potrà scattare nel corso del 2025.
Allargando il fronte all’intero litorale tirrenico del Comune, Palazzo Zanca ha pronto anche un progetto da 15 milioni di euro per la realizzazione di barriere sommerse e per il ripascimento , cioè il riposizionamento della sabbia che è stata portata via negli ultimi anni, per le zone di Marmora, Capo Rasocolmo Rodia San Saba e Mezzana. Per questi lavori però è necessario trovare i finanziamenti e probabilmente il Comune si rivolgerà alla Regione.

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