Lavori per il doppio binario Fiumefreddo-Giampilieri: arsenico e antimonio in altri comuni della zona ionica
Si estende anche ad Alì Terme, dopo Nizza di Sicilia, il caso dell’arsenico nelle acque sotterranee. Ma la vera novità è che non è l’unico metalloide che in questo momento sta contaminando le falde. Rete Ferroviaria Italiana, in qualità di soggetto non responsabile, ha infatti inviato al Dipartimento regionale Acque e Rifiuti, alla Città metropolitana, ad Arpa, Asp, Prefettura e ai Comuni di Alì Terme, Itala e Nizza di Sicilia i risultati delle analisi di monitoraggio ambientale svolte a campione sul territorio, con prelievi effettuati tra il 25 e il 28 ottobre, come notifica di potenziale contaminazione. Analisi che evidenziano la presenza di arsenico ma anche di antimonio. Per il primo elemento chimico, ad Alì Terme il valore limite di 10 microgrammi/litro viene superato nella zona del torrente Fiumedinisi, dove è risultato pari a 10,1 µg/l, mentre l'antimonio è risultato presente con 10,6 µg/l, a fronte del limite consentito di 5 µg/l; nella zona del torrente Alì, invece, dove si trovano i pozzi dai quali viene prelevata l’acqua che alimenta l’acquedotto comunale, l'arsenico è ampiamente nella norma con un valore di 5,87 µg/l ma l'antimonio si attesta su 8,73 µg/l. Sul territorio di Nizza di Sicilia le analisi hanno rivelato valori di antimonio pari a 11 µg/l nell’area di contrada Volpone a ridosso del cantiere del raddoppio ferroviario e 10,4 µg/l in un punto più a monte sul torrente, quasi al confine con il territorio di Fiumedinisi, dove l’arsenico è risultato presente con 10,5 µg/l. A Itala, nelle aree interessate dai lavori del doppio binario, è emersa invece la presenza di ferro pari a 448 µg/l, oltre il doppio superiore al limite di legge fissato in 200 µg/l.