Parte dal comitato “Per Ginostra”, indirizzato a diversi organismi istituzionali, tra i quali il ministro per l’Ambiente, l’allarme per l’invasione di capre, a Stromboli e in particolare nella frazione di Ginostra, che sta causando conseguenze gravi e devastanti nell’isola, mettendo in pericolo la stabilità del territorio e l’incolumità dei cittadini. Nel richiedere interventi immediati, il coordinatore Gianluca Giuffrè fa la cronistoria della situazione, partendo dal 2003 quando «in seguito all’emergenza Stromboli che ha portato all’evacuazione degli abitanti per alcuni mesi, qualcuno ha lasciato libere 8 capre d’allevamento pensando di recuperarle poi. Esse si sono arrampicate nell’impervia montagna dell’isola dove esistono profondi burroni e luoghi inaccessibili all’uomo. Da allora si sono riprodotte e oggi hanno raggiunto le 2000 unità circa e, in mancanza di interventi risolutivi, potrebbero nei prossimi 3 anni superare il numero di 10.000, con conseguenze catastrofiche immaginabili». La situazione attuale è quella di «una continua e capillare invasione del territorio e, ultimamente, un gran numero di animali si è allocato attorno al centro abitato di Ginostra con dannose incursioni nei giardini delle case, stradelle, strutture sia private che pubbliche, e ha distrutto irrimediabilmente l’habitat naturale della riserva, così come cappereti, oliveti secolari e colture».