Il processo Market Place per i riti ordinari davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Monica Marino, ovvero il maxi traffico di droga a Giostra scoperto da un’indagine della Mobile, è alle battute finali. Ieri mattina c’è stata l’ennesima produzione documentale dell’accusa, lo ha fatto il sostituto della Dda Francesco Massara, che ha depositato tra l’altro una serie di sentenze di blitz antidroga precedenti. Alla prossima udienza, fissata per il 10 dicembre, ci saranno le richieste dell’accusa. Poi inizieranno le arringhe difensive, quindi sarà sentenza. Ma la notizia d’udienza, che già circolava negli ambienti giudiziari, è un’altra. Ad uno dei collaboratori di giustizia che hanno reso dichiarazioni durante le indagini, Gianfranco Bonanno, è stato revocato il programma di protezione. E la cosiddetta “ufficialità” si è avuta nel corso di una interlocuzione in udienza tra uno dei difensori degli imputati, l’avvocato Giuseppe Bonavita, e il pm Massara. Tra l’altro, Bonanno, a metà agosto di quest’anno, è stato protagonista di una rissa notturna con tanto di coltellate e colpi di pistola a Verona, in via Milano, con vere e proprie scene da Far West durante una festa di compleanno, che ha lasciato gli invitati terrorizzati. A quanto pare sarebbe stato proprio Bonanno a sparare, all’indirizzo di un nordafricano, che è rimasto ferito, dopo che era scoppiata violenta rissa tra lui e due extracomunitari.