Messina

Lunedì 02 Dicembre 2024

Taormina, il dissesto finanziario lascia decine di creditori a mani vuote

Dal dissesto finanziario non hanno ottenuto alcun riconoscimento, perché alla chiusura della procedura i loro debiti sono stati dichiarati non ammissibili alla liquidazione e di conseguenza non potranno ricevere le somme pretese. Il Consiglio comunale di Taormina ha preso atto ieri pomeriggio dell’elenco definitivo dei debiti non ammissibili alla liquidazione approvato il 14 ottobre dall’Organismo straordinario di liquidazione. Un totale di 40 richieste, per un ammontare di 1.557.927 euro, formato dai cosiddetti “esodati del dissesto”. La delibera è stata approvata con dieci voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dei cinque consiglieri di minoranza (assente Marcello Passalacqua). L’elenco delle pretese escluse dalla liquidazione è vario, composto da richieste di cittadini, professionisti, enti, dipendenti comunali relative a spettanze lavorative non pagate, parcelle, risarcimenti, compensi per lavori e servizi svolti che però la commissione ha ritenuto non avessero i presupposti per essere pagati. Tra i crediti più alti quello dell’Agenzia delle Entrate, pari a 202.574 euro, relativo agli estratti dei ruoli, somme negate per la mancata attestazione del credito dagli uffici finanziari; tra i dipendenti comunali non sono state riconosciute le istanze di Rosario Curcuruto (120.591 euro per salario accessorio), Massimo Puglisi (46.800 euro per indennità, 95.147 euro per responsabile gara d’appalto e 15.020 euro per direzione lavori efficientamento energetico piscina), Lucia Calandruccio (24.000 euro per salario accessorio e 15. 020 euro per responsabile procedimento lavori efficientamento energetico piscina) e Francesco Intelisano (21.538 euro per indennità di risultato). L’artista Nino Ucchino della galleria “Steel Art” di Savoca non si è visto riconoscere i 50.000 euro chiesti per “Molior”, la scultura installata a Capo Taormina per il G7 del 2017, in quanto risulta che l’opera era un dono alla città e non ci sono atti di incarico per la sua realizzazione, tanto che Ucchino l’ha rimossa un anno fa. Tra le società anche la “Cadesign Consulting” di Gianfranco Giunta, che ha chiesto 139.000 euro per il servizio di supporto tecnico-specialistico all’attività dell’Ufficio tributi, non concessi in quanto l’incarico è stato conferito nel 2021 e riguarda la gestione post dissesto. Esclusa anche l’Ansa per 5.490 euro relativi a prestazioni effettuate nel 2021, di competenza del Comune.

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