Un altro cellulare nascosto in una cella, questa volta con tante attenzioni per non essere scoperti. Ma nulla è servito di fronte al “fiuto” e alla professionalità, già più volte dimostrata nonostante le tante emergenze, degli agenti della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Barcellona che, ieri pomeriggio, hanno sequestrato l’ennesimo smartphone nascosto all’interno della casa circondariale. Il telefono cellulare è stato infatti scovato, ben nascosto sotto una mattonella, nel corso di un servizio di controllo e ispezione all’interno di una cela della Sezione 5 dagli agenti che, al comando del dirigente aggiunto della Polizia Penitenziaria Antonino Rizzo, si sono insospettiti quando, sotto un letto a castello, dal lato della testata, hanno notato una mattonella che, sebbene a occhio nudo sembrava perfettamente posata sul pavimento, faceva un rumore strano. Così, in poco tempo, gli agenti hanno deciso di vederci chiaro e, tolta attorno alla mattonella la fuga che celava una reale assenza di cemento, sono riusciti a spostare la ceramica e a recuperare, abilmente nascosto all’interno di una busta di cellophane, il telefono cellulare che, ovviamente, è stato posto sotto sequestro. La Polizia Penitenziaria ha quindi avviato tutte le procedure per informare dell’accaduto la direzione della casa circondariale nonché l’autorità giudiziaria e per risalire quale detenuto fosse il reale “beneficiario” del telefono portatile visto che la cella è occupata da due persone. A questo, probabilmente, molto serviranno gli accertamenti tecnici che verranno eseguiti sull’apparecchio dal quale saranno verificate le chiamate ricevute e i numeri composti in uscita. Si tratta, nel giro di pochi giorni, dell’ennesimo rinvenimento di telefoni cellulari all’interno della casa circondariale ad opera della Polizia Penitenziaria.