Caso batteri al Papardo di Messina: la Uil dice "no" alla chiusura del presidio, il Codacons si costituisce parte civile nell'inchiesta
La Uil Fpl, sindacato rappresentativo dei lavoratori del settore sanitario, interviene con fermezza sulla recente vicenda legata alle infezioni ospedaliere che hanno colpito il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Papardo di Messina. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica, portando alcuni a ventilare l’ipotesi di una chiusura del presidio ospedaliero. Un’idea che la Uil Fpl rigetta con decisione, sottolineando l’importanza strategica di questa struttura per la sanità messinese.
Solidarietà alle famiglie, ma anche riflessioni importanti
Il sindacato esprime innanzitutto vicinanza e cordoglio alle famiglie colpite da gravi lutti, ma non esita a sottolineare l’assoluta centralità dell’ospedale Papardo per il territorio. La Uil Fpl ricorda che il Papardo è un presidio ospedaliero di riferimento, dotato di numerose unità operative specialistiche di eccellenza, come Ematologia, Oncologia, Neurochirurgia e Terapia Intensiva Neonatale, solo per citarne alcune. Questi reparti rappresentano un patrimonio non solo per Messina, ma anche per altre regioni che riconoscono l’elevata qualità delle prestazioni offerte. La Uil Fpl punta il dito contro le scelte di politica sanitaria che hanno progressivamente depotenziato l’ospedale. "Il declassamento del Papardo da DEA di II livello a DEA di I livello ha privato Messina di unità operative complesse, degradandole a semplici strutture", denuncia il sindacato.
La vicenda della Cardiochirurgia e le critiche alla gestione
Per quanto riguarda le infezioni ospedaliere, la Uil Fpl invita a non emettere giudizi affrettati, lasciando che sia l’autorità giudiziaria a fare chiarezza. Tuttavia, il sindacato non risparmia critiche alla gestione della Cardiochirurgia. Già al momento della stipula della convenzione tra l’Università di Messina e l’Azienda Ospedaliera Papardo, la Uil Fpl aveva espresso parere negativo. Il punto critico riguarda la figura del direttore di struttura complessa, che riveste anche il ruolo di capo dipartimento e di professore associato presso l’università, cumulando incarichi e responsabilità che, secondo il sindacato, possono risultare eccessivi.
Ricorso al giudice del lavoro per attività antisindacale
La Uil Fpl segnala inoltre che la convenzione è stata stipulata senza una preventiva informazione alle organizzazioni sindacali, come previsto dal contratto collettivo nazionale. Per questo motivo, il sindacato ha presentato ricorso al Giudice del Lavoro, denunciando un comportamento antisindacale. "Siamo ancora in attesa di determinazioni in merito", precisa il comunicato.
Un appello al futuro della sanità messinese
La Uil Fpl chiede infine una revisione dei termini della convenzione e sollecita l’indizione di un concorso pubblico per la nomina del direttore di struttura complessa, come stabilito dalla normativa vigente. "Evitare il ricorso a convenzioni è essenziale per garantire trasparenza ed efficienza nella gestione della sanità pubblica", conclude il sindacato. L’appello della Uil Fpl è chiaro: l’ospedale Papardo deve continuare a rappresentare un punto di eccellenza per la sanità messinese, scongiurando ogni ipotesi di chiusura o ulteriori depotenziamenti che penalizzerebbero gravemente la comunità.
I sigilli alle sale operatorie: il Codacons attiva legali
Intanto il Codacons si è costituito parte offesa nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro delle sale operatorie dell’ospedale Papardo di Messina, disposte dalle autorità per presunte gravi irregolarità strutturali e di sicurezza. La decisione è stata assunta «per garantire la massima tutela dei diritti dei cittadini, dei pazienti e degli operatori sanitari coinvolti in questa vicenda, che rappresenta un duro colpo alla sanità pubblica siciliana». Il Codacons ha conferito mandato all’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale regionale, per rappresentare l’associazione in tutte le sedi opportune «e assicurare che vengano accertate eventuali responsabilità e risolte le criticità che hanno portato a questa situazione». «Il Codacons invita tutti i cittadini e i pazienti che abbiano subito disagi a causa di questa vicenda a segnalare i propri casi al nostro sportello dedicato alla sanità, per valutare eventuali azioni legali collettive», si legge in una nota.