Tutti a giudizio, dirigenti e funzionari del Cas, per omicidio colposo. Il processo inizierà il 14 gennaio prossimo davanti al giudice monocratico. Ha deciso così il gup di Patti Eugenio Aliquò al termine dell’udienza preliminare per l’incidente mortale che avvenne nel 2022 sulla A20, in cui perse la vita il motociclista 58enne Letterio Mortelliti.
Dovranno affrontare il processo - le qualifiche si riferiscono ovviamente all’epoca dei fatti -, l’allora direttore generale del Cas Salvatore Minaldi, il dirigente dell’Area tecnica Dario Costantino, i dirigenti che si susseguirono nel tempo dell’Ufficio progettazione e manutenzione, Anna Sidoti e Salvatore Giacobbe, e infine il dirigente dell’Ufficio controllo strutture Antonio Ferraro. Sono stati assistiti dagli avvocati Carmelo e Andrea Peluso, Mario Franchina, Francesco Balletta, Alessandro Ardiri e Giovanni Calamoneri. Parte civile i familiari della vittima, rappresentati dall’avvocata Rosy Spitale.
L’incidente mortale avvenne di domenica sera, il 13 febbraio del 2022, sull’autostrada A 20 Palermo-Messina. La vittima, Letterio Mortelliti, 58 anni, di Villafranca Tirrena, stava tornando a casa da un motoraduno trascorso nelle vallate dei Nebrodi, quando all’altezza dello svincolo di Brolo, mentre percorreva la galleria Cipolla, lunga circa un chilometro, perse il controllo della sua potente moto e fu sbalzato per diversi metri. Fu un impatto terribile, Mortelliti spirò prima del trasporto in ospedale. Sulle cause dell’incidente indagarono gli agenti della Polstrada di Sant’Agata di Militello. Qualche testimone ascoltato nell’immediatezza riferì di una grande pozzanghera dentro la galleria, prima del punto in cui avvenne il tragico schianto. Il motociclista che trovò la morte in autostrada, era sposato con Grazia Ruggeri, una dipendente del Cas.
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