Esami che fai… valori che trovi. A Nizza di Sicilia c’è ancora tanta incertezza attorno alla vicenda dell’acqua contaminata dall’arsenico. Dopo i dati diffusi dal deputato regionale Giuseppe Lombardo, relativi a prelievi effettuati l’11 novembre dall’Asp di Trapani, incaricata dall’Asp di Messina, dai quali è emersa la presenza del metalloide altamente nocivo in concentrazioni pari a 27 microgrammi/litro nei pozzi pubblici di contrada Piana, 29 µg/l nel serbatoio comunale e 29 µg/l nella fontana esterna alla scuola media, quasi tre volte superiori al limite di 10 µg/l, ieri ne sono giunti altri ben diversi. Il sindaco Natale Briguglio ha infatti reso noto che dal campionamento effettuato il 15 novembre dal Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali di Catania sono risultati valori ben più bassi. In dettaglio nei pozzi comunali di contrada Piana 15,9 µg/l, nella fontana pubblica di piazza Colonnello Interdonato 12,3 µg/l, in pozzo privato in contrada Piana 9,9 µg/l e in un’abitazione privata dove è installato un potabilizzatore a osmosi 1,4 µg/l. L’ordinanza di non potabilità dell’acqua rimane dunque in vigore. «Il valore cambia poco ai fini della risoluzione del problema - commenta Briguglio - la scelta di eseguire controanalisi ci è stata consigliata dall’Asp e dall’Università di Messina ci hanno consigliato di fare controanalisi. Nei prossimi giorni ne faremo ancora negli stessi punti, con tre laboratori differenti, anche perché non avendo un dato certo è difficile capire che tipo di potabilizzatore a filtri installare e stiamo verificando anche i valori degli altri metalli per scegliere quello giusto. La presenza limitata di arsenico nell’abitazione dove è già presente ci fa capire che funziona». Sulle cause che hanno provocato la contaminazione dell’acqua il sindaco di Nizza di Sicilia attende di avere certezze per poter eventualmente agire contro i colpevoli. Intanto dopo mesi in cui sono state esposte agli agenti atmosferici, tanto da provocare un copioso dilavamento di acqua verso valle durante il maltempo delle scorse settimane, sono state coperte con teloni in plastica le terre da scavo contenenti arsenico stoccate nel deposito temporaneo DT 15.2 che si estende per 7.600 metri quadrati sulla Sp 27, a poca distanza dal cantiere.