L’ipotesi dell’incidente autonomo non convince del tutto la famiglia di Giuseppe Ingemi, il motociclista di 55 anni che ha perso la vita nel tragico schianto avvenuto lunedì sera nei pressi della fontana del Nettuno. Con la sua moto, una Harley Davidson modello Sportster è finito contro un palo della luce nella villetta che ospita la fontana del Nettuno. Un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo.
Secondo quanto emerso dai primi accertamenti della polizia municipale, che sta ricostruendo la dinamica del tragico incidente, si tratterebbe di un incidente autonomo. Per la famiglia dell’uomo, sconvolta da una tragedia piovuta all’improvviso, qualcosa non tornerebbe. Per questo motivo hanno deciso di lanciare un appello a chi si trovava nella zona quella sera. Si sono rivolti allo studio legale Cacia Bisignano per comprendere eventuali responsabilità di terzi ed hanno deciso di lanciare un appello a quanti hanno assistito all'incidente.
«Se qualcuno- chiedono gli avvocati Cristina Bisignano e Nino Cacia- è in grado di riferire circostanze utili per ricostruire la dinamica del sinistro che ha determinato la morte del sig. Giuseppe Ingemi, si rechi senza indugio presso il Comando di Polizia Municipale della città di Messina a riferire qualunque particolare. Ed invero, la posizione del mezzo e del malcapitato post urto unitamente ai segnali impressi nel manto stradale appaiono - allo stato - logicamente incompatibili con il fatto che la vittima fosse un motociclista esperto e di lungo corso. Da qui i dubbi della famiglia ed il conseguente appello». Intanto resta ancora sotto sequestro la salma, la sostituta procuratrice Anita Siliotti, in attesa che si completino tutti gli accertamenti della polizia municipale, non ha ancora sciolto la riserva per decidere se effettuare o meno l’esame autoptico. La salma resta dunque nella camera mortuaria del Policlinico in attesa di essere restituita ai familiari per i funerali. L’incidente si è verificato lunedì sera nella tratto che dal viale della Libertà immette alla via Garibaldi. Su quella strada, secondo i primi accertamenti, proveniva Ingemi a bordo della sua moto. All’improvviso la perdita di controllo, forse un tentativo di frenata e lo schianto contro uno dei pali della pubblica illuminazione che si trovano sulla banchina a lato della fontana del Nettuno. Attimi fatali che non hanno lasciato scampo a Ingemi finito per terra accanto alla moto. Intanto la sezione Infortunistica della polizia municipale sta completando tutti gli accertamenti sull’incidente che è avvenuto in una zona sorvegliata da diverse telecamere. I fotogrammi potrebbero chiarire la traiettoria seguita dalla moto e le fasi dell’incidente. Ingemi lavorava nel servizio mensa dell’ospedale Papardo, lascia una figlia.
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