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Il concorso per 100 vigili urbani a Messina, trenta candidati vogliono vederci chiaro: in vista possibili ricorsi

I candidati: «Siamo pronti a fare ricorso, ma intanto vogliamo essere ascoltati anche dal Sindaco a cui chiediamo di verificare i fatti e tutelare i nostri diritti rivedendo l’iter concorsuale e le anomalie riscontrate».

Circa trenta candidati al concorso per cento posti nel corpo della polizia municipale sono sul piede di guerra e pronti a fare ricorso. «Abbiamo già inoltrato tutta la documentazione a diversi legali – spiegano – perché abbiamo molte perplessità». Gli esiti della prova preselettiva, con la relativa graduatoria, sono stati pubblicati due giorni fa: «Confrontandoci – scrivono in una lettera a Gazzetta del Sud – riteniamo che nei risultati ci siano state delle anomalie. Nella graduatoria complessiva – spiegano – sono presenti 2786 candidati, numero che rende evidente l'inclusione di coloro che non hanno effettuato obbligatoriamente la simulazione della prova preselettiva entro le ore 18 di giorno 11 ottobre 2024, così come indicato nell’avviso emesso dalla direzione generale del Comune di Messina e nelle relative Istruzioni per lo svolgimento delle prove da remoto».
Una di loro spiega: «Il giorno della preselettiva, alcuni candidati collegati in piattaforma hanno ammesso di non aver svolto la simulazione e sono stati dirottati in un’altra stanza per sostenerla, anche se non avevano rispettato quanto previsto dal bando. Non sappiamo cosa sia successo dopo, ma dai numeri che sono stati pubblicati evidentemente non sono stati esclusi».
«Durante lo svolgimento della prova – denunciano ancora i trenta – in alcune sessioni d’esame sono state riscontrate irregolarità da parte dei candidati che era evidente non fossero da soli nella stanza e che hanno avuto aiuti da persone a loro vicine. Questo era vietato espressamente dall’avviso e avrebbe comportato l’esclusione del candidato in oggetto». Cosa che, però, a quanto pare nessuno ha fatto presente sul momento.
Secondo i trenta, inoltre, c’è un altro particolare che apostrofano come “strano”: «La grande sproporzione tra il punteggio dei primi candidati e quello degli ultimi, tenendo conto che tra il punteggio dell’ultimo ammesso e quello del primo non ammesso, non esiste alcun punteggio intermedio».

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