Messina

Mercoledì 20 Novembre 2024

Tassa di soggiorno a Messina: così il Comune vuole ridurre l'evasione

Le strutture alberghiere ed extra alberghiere registrate sul portale dell’Agenzia delle entrate, dal quale poi il Comune ottiene le comunicazioni sui pernottamenti in città, nel 2022 erano 217. Basta poi andare su uno qualsiasi dei tre siti web di riferimento per il turismo (Booking, Trivago e AirBnb) ed effettuare una ricerca su Messina per constatare che le strutture disponibili sono oltre mille. Quante? Non si sa. Ma sicuramente più di mille. È questa la fotografia del vuoto che si viene a creare nelle casse comunali alla voce “tassa di soggiorno”. Un imposta che, peraltro, non paga direttamente l’esercente, ma il cliente: per ogni notte trascorsa in città, il turista paga 1 euro se alloggia in b&b o casa vacanza, da 1 a 4 euro (in base alle stelle) se alloggia in albergo. Paga, o dovrebbe pagare. Troppe le scappatoie, per le quali l’amministrazione Basile sta pensando ad alcune modifiche al regolamento sulla tassa di soggiorno. Entro fine anno, ha assicurato ieri in terza commissione l’assessore ai Tributi Roberto Cicala, il testo sarà pronto. «Nel 2022 – dice Cicala – abbiamo incassato 200 mila euro, nel 2023 siamo arrivati a 258 mila euro, quest’anno al 30 giugno eravamo a 141 mila euro, quindi la proiezione è di chiudere l’anno con 280-300 mila euro di incassi». Troppo poco, rispetto ai numeri potenziali. «Le variazioni al regolamento non riguardano le tariffe, che per il momento restano immutate – spiega l’assessore –, ma si concentrano sul miglioramento della capacità di controllo». Alcune specifiche, poi: ad esempio la gratuità sotto i 12 anni, lo sconto del 50% per le scolaresche in città per viaggi d’istruzione, sconti per le società sportive impegnate in competizioni, esenzioni per chi alloggia in città per visite ospedaliere. «Nel regolamento, su proposta del consigliere Mortelliti – aggiunge Cicala – prevederemo anche un QR Code che le strutture dovranno esibire nelle reception, con tutte le informazioni sul regolamento stesso, le tariffe e le esenzioni, per una maggiore trasparenza». Elemento più importante: l’obbligo di registrazione sul portale ufficiale entro 90 giorni dalla comunicazione di apertura, «per avere contezza esatta della reale platea».

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