Quando la strada diventa nemica e l’ombra dei soprusi aleggia sui giochi spensierati dei bambini o la disabilità viene vista come un limite soprattutto da quanti vi si accostano con pregiudizio, quando l’impegno socio politico del singolo contagia la collettività o le difficoltà professionali sembrano insormontabili ma il desiderio tornare nella propria terra è più forte, capita di chiedersi: “Verso dove voglio andare?”. Il coraggio, la voglia e la responsabilità di scegliere la strada giusta, ascoltando il cuore: è quello che hanno fatto il musicista Giuseppe Lo Presti ideatore dell’Orchestra Filarmonica di Giostra, Marzia Villari imprenditrice fondatrice dell’azienda Agricola Villarè e responsabile di @natureoutdooreducation; la campionessa paralimpica di tennis tavolo Giada Rossi medaglia d’oro a Parigi; il cantautore Andrea Campagna in arte Skilla; Emilia Pace, già vicepresidente della Consulta studentesca provinciale e coordinatrice di @co.r.sicilia; il campione italiano di nuoto Alex Mazzeo, i fratelli Sara e Jack artista e account manager. Sette storie di vita tutte diverse, accomunate da un solo obiettivo: intercettare e dar voce alla propria vocazione, un termine spesso sacrificato perché univocamente collegato all’ambito della consacrazione religiosa. Lo ricorda a tutti i giovani Papa Francesco, lo ha detto nell’enciclica “Christus Vivit” a loro dedicata che è stata lo spunto per il primo “Festival della Vocazione” ideato dalla comunità del seminario arcivescovile San Pio X. Una giornata di “folle bellezza” dedicata ai giovani provenienti dalla città e dalla provincia, che hanno avuto l’opportunità di ascoltare la storia dei loro coetanei, testimonial dell’evento in una staffetta di grande umanità e generosità.
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