Sta lentamente recuperando posizioni, ma è ancora al centocinquesimo posto. Ed è per questo che i promotori della richiesta di far diventare i resti del Convento di Santa Maria di Gesù Superiore (ubicati a Ritiro) uno dei “luoghi del Cuore Fai”, si appellano alla cittadinanza. Non è solo un motivo di orgoglio campanilistico. Arrivare in cima alla classifica stilata dal Fondo per l’Ambiente italiano, sulla base dei voti pervenuti da tutt’Italia, garantisce attenzione mediatica e anche la possibilità di intercettare importanti risorse finanziarie, da destinare agli interventi di restauro e di valorizzazione. Negli anni scorsi, tra i “luoghi del Cuore Fai”, si sono fatti onore la Badiazza, Santa Maria Alemanna, la cripta del Duomo, la chiesa normanna di Mili. Adesso è la volta dell’area archeologica di Ritiro dove si dice che ci sia anche la tomba di Antonella. Un’ipotesi suggestiva, non suffragata da dati certissimi, ma che conferma, in ogni caso, l’importanza storica assunta da questo polo religioso cittadino. Sorto nel 1166, fu il primo Convento dei frati Carmelitani in Europa. Successivamente, nel 1418 (o 1421 secondo altre fonti) l'area venne acquistata dal Beato Matteo d'Agrigento e diventò il primo Convento dei frati minori in Sicilia con il titolo di S. Maria di Gesù. In base al testamento di Antonello da Messina, redatto il 14 febbraio del 1479 dal notaio Mangianti, ed in base ad approfondite ricerche svolte da una serie di esperti e di docenti, il luogo potrebbe conservare le spoglie mortali di uno dei più grandi artisti italiani del XV secolo. Si pensa che i resti siano conservati nella cripta sottostante la chiesa che ancora oggi è interrata, sotto il livello di ciò che venne riportato alla luce quando, nel 1989, furono eseguiti i lavori di scavo a cura della Soprintendenza. Come sottolinea l coordinatore dei volontari, Giuseppe Previti, «le indagini eseguite dal Cnr, dall'Università di Messina e da altri professionisti, confermano che esiste la chiesa sotto quella attualmente visibile».