Sventato dagli agenti del Reparto di Polizia penitenziaria di Barcellona l’ennesimo espediente adottato dai detenuti per introdurre e nascondere telefonini e persino bottiglie di grappa nella Casa circondariale. Infatti, in due diverse operazioni non programmate, effettuate a sorpresa durante i turni di notte, l’intuito di un sottufficiale della polizia penitenziaria ha permesso di scoprire l’insolito contenitore dove i detenuti nascondevano i telefoni cellulari, le batterie ed i carica batterie e ciò per impedire che gli stessi apparecchi fossero scoperti nel corso delle periodiche perquisizioni a cui sono sottoposte le celle. Infatti, si è trattato di un nascondiglio insolito, al quale quasi tutti i detenuti del reparto in questione hanno libero accesso. Si tratta di una sorta di sala ricreativa ubicata al primo piano del secondo Reparto in cui sarebbe stata installata una lavatrice ad uso collettivo a servizio degli stessi detenuti del secondo reparto. Detenuti che in prevalenza sono destinati ad attività lavorative interne alla stessa Casa circondariale. L’accurata ispezione da parte del personale della polizia penitenziaria ha consentito la scoperta. La lavatrice, oltre a lavare i panni sporchi dei detenuti, sarebbe risultata utile per nascondere in una intercapedine che ha fatto da invisibile nicchia calzini che contenevano due telefoni cellulari, e precisamente uno Smartphone ed un telefonino Nokia analogico. Assieme ai telefoni batterie e carica batterie, e qualche cavo. Il tutto coperto inserito in un involucro di cellophane. Eppure, la stessa lavatrice qualche giorno prima, in occasione di altra perquisizione, era stata issata con esito negativo per verificare se sotto la base dello stesso elettrodomestico vi fossero oggetti nascosti.