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Messina, dall’ex Fiera a villa Sabin: nel progetto del nuovo waterfront cinema all’aperto, locali e ruota panoramica

Una ruota panoramica lì dove oggi inizia il “serpentone” per imbarcarsi sui traghetti privati. Un sovrappasso panoramico per collegare il lungomare al museo regionale. Un cinema all’aperto all’ex Irrera a Mare, prima di incrociare alberghi e negozi. E poi aree sportive e un nuovo porticciolo, al posto degli approdi della Rada San Francesco. Sono questi alcuni degli elementi caratterizzanti del nuovo waterfront immaginato dal raggruppamento di imprese che ha vinto il concorso di progettazione indetto dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto per la riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale dell’area demaniale marittima tra i torrenti Boccetta e Annunziata.

Ad essere premiato il progetto presentato dalla Guendalina Salimei TStudio (capogruppo), insieme ad Ai Engineering s.r.l., Ai Studio - Associazione professionale, Akkad Società di Ingegneria srl, Urban Future Organization srl, geologo Fabio Nicita, AG&P greenscape S.r.l., Studio Associato “Miceli Ingegneri Associati”. TStudio, “motore” di questo progetto, è guidato da Guendalina Salimei, indicata nel 2008 dalla rivista “Edilizia e Territorio” del Sole 24 Ore come miglior architetto dell'anno, «la punta di diamante di una nuova schiera di progettisti donna che stanno emergendo nel panorama dell’architettura italiano». Il suo progetto per la riqualificazione di Corviale, edilizia popolare nella periferia di Roma (vinse il concorso, ma poi il Comune non lo realizzò), conquistò addirittura la ribalta del grande schermo, ispirando il film “Scusate se esisto!” con Paola Cortellesi e Raoul Bova.

Insomma, un nome importante, per un progetto che, nelle premesse (il concorso era stato indetto nell'agosto 2023 dall’Authority, quando al timone c’era l’ex presidente Mario Mega), mira a trasformare in modo altrettanto importante, forse decisivo, una porzione significativa dell’affaccio a mare della città, dalla passeggiata a mare fino alla rada San Francesco, partendo dal presupposto di base della liberazione di quest'ultima area dagli imbarcaderi privati e, quindi, del completamento del porto di Tremestieri. «Il progetto mette in figura una convincente azione di ridefinizione spaziale del tratto costiero a partire da un’attenta rilettura delle giaciture caratterizzanti la città esistente. Buona anche la configurazione delle attrezzature infrastrutturali a mare», ha scritto la commissione di gara, come si legge nel decreto firmato il 7 novembre dall'attuale commissario dell’Authority, Antonio Ranieri.

Ma cosa prevede, nel dettaglio, il progetto che verrà presentato nelle prossime settimane alla città? «Lungo il waterfront dal torrente Boccetta – si legge nella relazione illustrativa, di cui abbiamo preso visione –, si fruirà facilmente delle diverse quote della passeggiata grazie al potenziamento delle rampe e scalinate di accesso: si incontrerà il nuovo circolo vela e canottaggio, i cui manufatti attuali saranno razionalizzati e ridefiniti nella logica compositiva di tutto il progetto che punta a dei volumi leggeri e quanto più possibile permeabili alla vista. Superata quest’area e risalendo alla quota strada, un sistema di gradonate accoglierà visitatori e cittadini che vorranno ammirare, da una posizione privilegiata, la Falce e la Madonnina in un belvedere che fungerà anche da copertura dei locali sottostanti della Marina del Nettuno. Da qui avrà inizio la pista ciclabile, elemento di congiunzione tra percorsi esistenti e di previsione».

Si arriva così ad uno dei punti chiave: «Lungo la passeggiata, tra spazi sportivi e ricreativi, si ricomporrà finalmente il rapporto con l’Ex Fiera. Due linee parallele, quella del sistema del verde e quella del camminamento fronte mare, danno vita ad un unico grande parco lineare, che ingloba i monumenti di pregio esistenti nell’offerta di nuove funzioni: l’Ex Irrera a Mare, storico centro di eventi culturali, abbraccia un cinema all’aperto. Proseguendo, si innesta in queste linee un elemento trasversale, una grande piazza con giochi d’acqua che immette nel waterfront la Chiesa di Porto Salvo in rapporto al grande porticato esistente e che conduce alla “Promenade”, dal viale della Libertà alla Nuova Marina. Su questo grande viale si affacciano gli edifici di servizio al turismo con alberghi, commercio di lusso, ristoranti e negozi di artigianato e prodotti locali, raggiungibili facilmente anche da chi arriverà via mare».

Superata la cittadella fieristica, si legge ancora, «la passeggiata continua attraversando l’area sportiva del parco già in progetto fino ad arrivare, oltre il torrente Giostra, all’altro fulcro dell’intera area di intervento: da un lato un auditorium, con parcheggio e area commerciale al piano terra e arena all’aperto in copertura e dall’altro una ruota panoramica di 60 metri, elemento iconico, ulteriore sede di ammirazione del paesaggio. La nuova Marina con pontili di attracco con i servizi e plessi destinati alla ricerca, adiacenti alla spiaggia che si ricostituirà grazie ad appositi sistemi di ripascimento. Un’area protetta sarà destinata ad alaggio e manutenzione barche, successivamente si dislocheranno servizi per la balneazione e per sport acquatici fino ad arrivare al circolo del tennis e vela, anch’esso ridefinito e riqualificato nei volumi».

E infine, il punto conclusivo (ma anche di congiunzione con la litoranea nord), all'Annunziata: «Elemento di grande importanza sarà il sovrappasso che conduce al MuMe, collegamento pedonale che, rafforza il legame della città con il Museo, potenziando la visuale verso il mare e viceversa. Infine, sarà potenziato il nodo intermodale esistente ed il parcheggio, confermando un’area giochi per bambini nella medesima posizione panoramica, risanando il verde esistente della villa Sabin».

E adesso? Il raggruppamento di progettisti, oltre ad aver vinto un premio di 60 mila euro, ha ottenuto il diritto all’affidamento della redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica ed a seguito della consegna è prevista la corresponsione di oltre 600 mila euro. Quindi toccherà all’Auorità di sistema portuale andare avanti, id concerto col Comune. Per creare davvero uno dei lungomare più belli d’Italia.

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