Cambio al vertice della Guardia costiera di Messina stamani con una cerimonia nella galleria Vittorio Emanuele. Lascia il capitano di vascello Francesco Terranova chiamato al comando generale di Roma, subentra il capitano di vascello Luciano Pischedda proveniente dalla direzione marittima di Palermo.
Il bilancio di Terranova
È stato un anno intenso che ha visto la Capitaneria di porto di Messina guidata dal capitano di vascello Terranova, protagonista nelle diverse e variegate linee di attività proprie della Guardia costiera, sempre in prima linea per garantire sicurezza e sviluppo sostenibile.
C’erano da garantire elevati standard di sicurezza in un porto dove il traffico navale e crocieristico è sempre più intenso. È stato scalato (come si dice in gergo tecnico) da quasi 300 navi da crociera e da 700.000 croceristi. Lo Stretto osservato speciale come crocevia di rotte internazionali e nazionali. A vegliare 24 ore al giorno il centro di controllo del traffico marittimo della Guardia Costiera, il Centro Vts, che nel corso dell’ultimo ha seguito ed assistito le oltre 12.000 navi che hanno attraversato lo Stretto in senso longitudinale e oltre 100.000 transiti tra la Sicilia e la Calabria. Da seguire poi l’ormai consolidata tradizione delle traversate a nuoto (nella scorsa stagione estiva sono state oltre 60), ma anche l’intenso traffico diportistico e la pesca del pescespada con le feluche. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica e con il supporto tecnico di Arpa Sicilia, la Capitaneria, guidata da Terranova ha condotto complesse attività di accertamento con il sequestro di due cantieri navali e di una struttura alberghiera; più in generale in materia ambientale sono stati condotti oltre duemila controlli sul demanio marittimo, elevate 856 sanzioni, elevate 34 informative di reato ed elevate sanzioni per 114.000 .
Inoltre, in materia di pesca, sono stati effettuati oltre duemila controlli con 138 infrazioni rilevate e 758 attrezzi da pesca sequestrati e 2.592 chili di pescato.In elenco tra le attività portate a termine sotto il comando del capitano Terranova la bonifica e rimozione di strutture abusive realizzate in mare e lungo la costa. Tra questi gli interventi a Torre Faro. Sono state rimossi oltre 18.000 chili di rifiuti.
Sono stati condotte 48 complesse operazioni di soccorso e sono state salvate 92 persone.
«È stato un anno intenso e pieno di attività e di risultati- dice orgogliosamente Terranova- l’impegno in materia di sicurezza che riguarda tutto lo Stretto è stato importante. Oltre 100 mila solo i transiti tra le due sponde». E poi con un filo di commozione (ieri era di fatto l’ultimo giorno di lavoro a Messina), ha aggiunto: «Mi resterà il ricordo dello scenario unico dello Stretto e quello delle nostre splendide spiagge».
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