Slitta ancora l’inizio del processo scaturito dall’inchiesta sul caso di corruzione elettorale legata ai lavori nel torrente Bisconte-Cataratti. Ieri l’udienza davanti al collegio penale presieduto dal giudice Domenico Armaleo è stata rinviata al prossimo 21 novembre, per una serie di altri impegni d’udienza dei giudici. Nel procedimento “pendono” alcune richieste di patteggiamento che, a suo tempo, avevano avuto il consenso dei sostituti procuratori Liliana Todaro e Marco Accolla che hanno condotto l’inchiesta della Guardia di Finanza. Primo tra tutti quello a 3 anni e 6 mesi proposto attraverso il suo legale, l’avvocato Bonni Cadido, da Maurizio Croce, l’ex soggetto attuatore dell’Ufficio regionale per l’emergenza idrogeologica e imputato principale del processo. Le richieste di patteggiamento sono state proposte per l’imprenditore e “gola profonda” Giuseppe Capizzi (2 anni), per l’ex direttore generale dell’Arpa Sicilia Francesco Vazzana (3 anni) e per Rossella Venuti (2 anni).