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Bollette idriche errate: utenti su tutte le furie a Santa Teresa di Riva

Sono emersi casi di misuratori non letti anche per sette anni consecutivi, nonostante i contribuenti abbiano chiesto invano la verifica dello strumento per rilevare i consumi effettivi.

Brutta sorpresa per diversi contribuenti di S. Teresa di Riva che si sono visti recapitare dal Comune richieste di pagamento relative al canone idrico per gli ultimi anni.
Gli importi delle fatture, infatti, ammontavano anche a diverse migliaia di euro per consumi molto più elevati rispetto alla media degli anni precedenti, e i destinatari delle “bollette pazze” hanno subito intuito vi fosse un errore, confrontando l’importo richiesto con quello del pagamento precedente.
Così i cittadini vittime degli errori sono stati costretti a mettersi in fila all’Ufficio Tributi del Municipio per contestare le fatture e chiedere la verifica e l’eventuale correzione dell’errore, con disagi e perdite di tempo.
Nonostante il Comune da diversi anni affidi a ditte private il servizio di lettura dei contatori idrici per la carenza di personale interno, oltre agli errori nella lettura dei misuratori, in particolare quelli più vecchi con il sistema ad orologi, sono emersi casi di misuratori non letti anche per sette anni consecutivi, nonostante i contribuenti abbiano chiesto invano la verifica dello strumento per rilevare i consumi effettivi.
Intanto il Comune ha affidato un nuovo appalto per la lettura dei contatori idrici, con certificazione geografica e georeferenziazione, al fine di predisporre i ruoli relativi al servizio idrico ed inviare gli avvisi di pagamento contenenti il saldo dei consumi per l’anno in corso e il relativo acconto: l’incarico è stato affidato alla società “Maggioli Spa” per tre giri di lettura in 6.700 utenze, al prezzo di 1,50 euro cadauna, per l’importo di 33.650 euro oltre Iva pari ad un totale di 41.053 euro.

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