La lista delle prenotazioni si fa sempre più lunga, mentre il cellulare a cui è associata la nuova linea telefonica del servizio autobotte non smette di squillare.
Sono centinaia i cittadini che, giornalmente, fanno richiesta di accesso al servizio di rifornimento idrico, e soddisfare tutti in tempi ragionevoli è diventato pressoché impossibile.
Le decine di interventi giornalieri da parte della Protezione civile per riempire i serbatoi condominiali, il lavoro senza sosta della squadra manutenzione di Palazzo dell’Aquila per la riparazione dei numerosi guasti alle condotte e l’insofferenza sempre crescente dei cittadini per l’erogazione a singhiozzo offrono la misura di una crisi idrica senza precedenti.
Con i livelli delle falde ai minimi storici, a peggiorare la situazione sono le continue falle che vengono riscontrate all’interno del sistema acquedottistico comunale. L’ultimo in ordine di tempo, e forse il più grave, è l’attuale guasto alla valvola d’intercettazione generale dell’impianto di distribuzione idrica in via Sant’Antonino. Assieme a quello che ha interessato il serbatoio Segreto da poco riparato, si tratta probabilmente del danno più importante che piomba sulla città di Patti come una spada di Damocle lasciando a secco diverse zone, soprattutto del centro storico e del centro urbano, aumentando l’insofferenza dei cittadini già esausti.
Patti, una crisi idrica senza precedenti: impossibile intervenire ovunque
Siccità e rete colabrodo le cause dell’ingestibile emergenza
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