Da una parte le doglianze dei sindaci, a rappresentare i disagi di comunità che non vedono tutelato il proprio diritto alla salute, dall’altra l’impegno ribadito dai vertici dell’Asp a porre rimedio a criticità storiche che, nonostante le misure adottate, appaiono sempre più pesanti e mortificanti per il territorio. Un canovaccio pressoché uguale ad ogni confronto istituzionale sulla sanità nei Nebrodi, come quello di ieri al Castello “Gallego” tra i sindaci del Distretto sanitario di Sant’Agata Militello e il direttore generale dell’Azienda provinciale Giuseppe Cuccì. Sul piatto la lista di gravi carenze dell’ospedale santagatese, la cui efficienza continua ad essere minata da lacune d’organico a cui non si riesce a far fronte per l’indisponibilità dei medici necessari. Dal Pronto soccorso in perenne burnout da sovraffollamento, con 9 medici a disposizione su 14 previsti in organico, a Cardiologia chiusa per la stessa penuria, al netto dell’accordo in essere con l’Irccs Bonino-Pulejo e delle prestazioni aggiuntive di specialisti di altri presidi per ambulatorio e consulenze; dalle sofferenze di Chirurgia, Anestesia, Pediatria e degli altri reparti alla necessità di attivare lungodegenza e Stroke unit.
La platea dei sindaci, dieci presenti sui diciotto del Distretto, ha sollecitato risposte anche sui servizi territoriali, sulla funzionalità dei Poliambulatori e sul miglioramento dell’emergenza urgenza 118 soprattutto nei centri montani che scontano difficoltà nei collegamenti.
«Stiamo lavorando per superare le problematiche evidenziate – ha detto Cuccì –. In primis il reperimento di medici per cui abbiamo attivato tutti i sistemi possibili e immaginabili. È un reclutamento ancora insufficiente che spesso ci lascia delusi e che drammatizza ancor di più l’esigenza di erogare servizi sanitari all’altezza e con equità». Nella discussione, cui sono intervenuti il responsabile dell’Ufficio tecnico dell’Asp, ingegnere Salvatore Trifiletti, il direttore dell’Assistenza sanitaria di base, Carmelo Crisicelli, il direttore sanitario dell’ospedale, Nino Giallanza, e i dirigenti medici Pippo Pirrone e Paolo Nuzzo, sono stati evidenziati gli investimenti strutturali fatti, con tre cantieri in atto per sicurezza e adeguamento del nosocomio, oltre a quelli per ospedale, Case di comunità e Centrale operativa territoriale finanziati dal Pnrr e per gli altri presidi territoriali.
All’orizzonte la nuova rete ospedaliera, per cui l’Asp ha stilato la propria valutazione tecnica.
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