Rischia di trasformarsi in emergenza igienico-sanitaria la situazione presente in alcune zone di S. Teresa di Riva a causa dell’assenza di reti fognarie e di raccolta delle acque degne di questo nome. Uno dei punti dove le criticità continuano ad aumentare è la via Francesco Crispi, la Statale 114, nella zona tra le vie Del Gambero e Maria Grazia Cutuli, a poche centinaia di metri dal centro del paese, dove esiste un unico canale di raccolta delle acque bianche e nere risalente all’epoca fascista, al cui interno vengono convogliati tutti i reflui provenienti dalle abitazioni e dalle sede stradale che poi finiscono sul lungomare. Da almeno un anno il quartiere è invaso dagli odori nauseabondi che fuoriescono dalle caditoie esistenti ai lati della strada, destinate alla raccolta delle acque piovane, in quanto i sistemi di sifonamento in alcuni casi sono ormai rotti e, di fatto, la fogna scorre a cielo aperto sotto la sede stradale, con l’esalazione di miasmi in superficie. Ad aggravare la situazione è la presenza quotidiana di topi, che provengono dal canale di scarico e raggiungono la strada dalle caditoie ormai rotte, vista anche l’assenza delle griglie di protezione installate oltre quindici anni fa e ormai divelte, finalizzate ad evitare che i rifiuti ostruissero i sifoni. Fetori e roditori che scorrazzano sono divenuti due problemi ormai insopportabili per chi vive in questa zona della via Francesco Crispi, dove insistono anche attività commerciali, esercizi pubblici, studi professionali e attività imprenditoriali che devono far fronte, ogni giorno, ai disagi legati all’insufficienza delle reti infrastrutturali del paese.