Messina

Mercoledì 06 Novembre 2024

Bollette Tari a Milazzo, il sindaco Midili non ci sta: "Diminuite rispetto al passato"

Non si placano in città le polemiche sulla Tari 2023 notificata dal Comune. A protestare soprattutto le attività commerciali ed in particolare i ristoratori che si sono visti arrivare bollette per il servizio rifiuti aumentate. Importi che – come hanno sottolineato i consiglieri di minoranza – «mettono a rischio pure la sopravvivenza per alcune di esse, e non c’è una spiegazione visto che la differenziata è arrivata al 70%». Da qui la richiesta al presidente Oliva di convocare un consiglio straordinario per un confronto con l’amministrazione, allo scopo di conoscere le ragioni di importi «oltre ogni limite, che potrebbero portare alla chiusura molte attività che sono in sofferenza». Accuse che vengono fortemente contestate dall’Amministrazione e ieri il sindaco Pippo Midili ha voluto rispondere non solo ai diretti interessati, ma anche ai cittadini, nel corso di una diretta social durante la quale oltre ad avere espressioni particolarmente critiche anche «verso chi strumentalizza ogni cosa», ha deciso, a supporto delle sue dichiarazioni, di fornire i dati facendo un confronto con il passato, «fatta eccezione – ha precisato – per l’anno 2021, quando la bolletta era più leggera in quanto sono state applicate le agevolazioni previste dalle norme di aiuto alle aziende che hanno subito gli effetti del Covid. Nel 2022 si è ritornati alla “normalità”, tra l’altro con un servizio nettamente migliore rispetto al passato, accogliendo le richieste dei ristoratori che chiedevano la raccolta giornaliera. Servizio costato 440 mila euro annui. È chiaro che questi costi non possano gravare sul pensionato o sull’operaio». Quindi il raffronto delle varie annualità sulla scorta del numero dei componenti il nucleo familiare e le dimensioni dell’abitazione. E così – dati dell’Amministrazione – una persona sola che vive in una casa di 100 mq, nel 2015 ha pagato 206 euro di Tari, nel 2020 ne ha pagati 242 e oggi (annualità 2023) 133, ovvero ben 110 euro in meno rispetto a quanto pagava nella precedente consiliatura. In caso di abitazione occupata da due persone, la bolletta è passata dai 382 euro del 2020 a 246 euro del 2023 (quindi 140 euro in meno). Se si analizza il nucleo di tre persone il dato indica una bolletta di 449 euro nel 2020 e di 304 euro oggi. Notevoli diminuzioni anche per le famiglie numerose (4 persone pagheranno oggi 361 euro rispetto ai 526 del 2020, mentre 5 componenti hanno ricevuto una bolletta di 453 euro rispetto ai 600 sempre riferiti al 2020. «E tutto questo – ha proseguito il sindaco – nonostante il costo di una tonnellata di rifiuti da smaltire in discarica sia passato da 240 euro agli attuali 380 euro. Merito ovviamente dalla raccolta differenziata, passata da una percentuale irrisoria al 70 per cento. Ecco perché dico da un lato che la differenziata rappresenta una premialità per il cittadino, visto che c’è una redistribuzione del risparmio sui costi, in aggiunta alle altre agevolazioni previste, dall’altro contesto chi, senza aver dati, fa demagogia e populismo dimenticando di essere stato responsabile nella qualità di amministratori di quel salasso nei confronti dei contribuenti sperando che gli stessi dimentichino. E invece basta confrontare le bollette per avere il quadro chiaro». Midili ha poi fatto riferimento anche agli operatori commerciali. «Un albergatore nel 2016 pagava 882 euro, oggi 765. Non capisco dunque la protesta. Non si è accorto della riduzione se ha pagato quella bolletta e si appresta a pagare questa? Quanto ai ristoratori, è chiaro che, come detto, la raccolta giornaliera ha un costo che non può essere “spalmato” sulle utenze domestiche, sui pensionati, come avvenuto in passato con ben 13 mila nuclei familiari letteralmente massacrati per tutelare 600 attività». Da ultimo il passaggio sull’evasione: «Purtroppo continua a persistere il fenomeno di coloro che, anche tra le utenze commerciali e di ristorazione, non pagano la bolletta dal lontano 2016. Non cogliendo neppure l’opportunità della rateizzazione addirittura in 72 mesi. Qualcuno ha aderito pagando solo la prima rata. Un comportamento che offende chi con sacrificio adempie puntualmente il suo dovere di contribuente. E cosa più grave ha ancora il coraggio di protestare…»

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