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Penuria idrica a Barcellona, realizzato un bypass per i problemi di Santa Venera e Nasari

Sono stati completati in soli tre giorni, dopo un’attesa durata settimane, i lavori per la realizzazione dell’annunciato bypass, realizzato con doppie condotte attraverso via Barcellona Castroreale, che mette in comunicazione due tubazioni: quella che proviene dal pozzo “Saia Riti” e quella che giunge dal pozzo di “Via Isonzo”. L’obiettivo era quello di eliminare la carenza d’acqua soprattutto nell’abitato di contrada San Venera. Si tratta dell’area suburbana che ha sofferto di più la mancanza di erogazione nelle case del popoloso agglomerato vicino al Tribunale.
Diversamente da come era stato programmato l’intervento che doveva collegare il pozzo di Due Mulini alla rete idrica di Santa Venera, le due nuove condutture, utilizzate per realizzare il by pass, alimenteranno il serbatoio di Montecroci, quello principale dell’acquedotto comunale. Infatti, l’acqua proveniente dai due pozzi di Saia Riti e via Isonzo, immessa in rete tramite il nuovo by-pass, potenzierà il flusso idrico e quindi la pressione dell’acqua destinata alla rete. L’intervento, che era stato programmato dall’ex assessore ai lavori pubblici Giuseppe Benvegna e che nella fase finale è stato “ereditato” dal neo assessore Carmelo Pirri, oltre a migliorare la distribuzione dell’acqua nelle abitazioni della popolosa contrada San Venera, potenzierà il sevizio anche nelle altre zone contigue interessate alla penuria idrica, in particolare quelle relative al quartiere Nasari e all’attigua via Barcellona-Castroreale, che hanno patito la mancanza d’acqua in numerose abitazioni delle rispettive zone.
Quello della realizzazione del bypass che migliorerà la condizione dei residenti di Santa Venera e di Nasari, oltre alla zona residenziale di via Barcellona-Castroreale, è solo il primo degli interventi programmati per rendere più efficiente la rete di distribuzione. Infatti – come spiega una nota del Municipio – l’Amministrazione Calabrò ha già previsto altri interventi, alcuni in itinere, ed altri già programmati, che attendono i fondi già stanziati, per circa 600 mila euro, per il recupero di condotte idriche e di pozzi artesiani danneggiati da alluvioni e nubifragi del novembre 2022, tanto da causare dispersioni e abbassamenti della falda acquifera.

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