«I lavori non sono mai stati sospesi, la consegna definitiva sarà effettuata a seguito dell'approvazione del progetto esecutivo da parte degli Enti pubblici interessati, mentre la continuità sarà assicurata conseguentemente alla liberatoria regionale di riaccertamento dei residui attivi e passivi». La soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Messina, l’arch. Mirella Vinci, fa il punto sul cantiere di restauro della chiesa di Santa Maria della Valle, altresì nota come Badiazza. Tutto è messo nero su bianco, in una relazione aggiornata al 31 ottobre 2024, con la quale si fa anche la cronistoria degli interventi in corso di realizzazione. Una relazione che è anche, senza la volontà di scendere in polemica, una risposta indiretta alla “fiaccolata” di qualche settimana fa, durante la quale un folto gruppo di cittadini ha chiesto che questo bene monumentale, tra i più preziosi dell’intera Sicilia, venga restituito finalmente alla pubblica fruizione.
Dopo decenni di restauro, la Soprintendenza di Messina ha indetto un concorso in due fasi, la prima avente ad oggetto la presentazione di un progetto di fattibilità e la seconda di un progetto definitivo a livello architettonico e di fattibilità per la parte strutturale ed impiantistica, prevedendo nel bando l'affidamento diretto dell'incarico relativo alla progettazione esecutiva al soggetto che ha presentato il miglior progetto definitivo. «Il concorso di progettazione in due fasi – spiega Vinci – si è concluso nel 2021 con l'aggiudicazione a favore del raggruppamento temporaneo di professionisti guidato dalla “Advanced Engineering Srl”, insieme con “A&I Sustainable Projects Srl”. Il disciplinare di gara ha previsto he l'impresa aggiudicataria dell'appalto dei lavori “sarà condizionata, nel processo di aggiudicazione, ad affidare al vincitore del concorso la progettazione esecutiva per continuità scientifica”». Il 17 febbraio del 2021 è stata convocata la Conferenza dei servizi, conclusasi con l'acquisizione dei pareri di rito e la determinazione finale positiva del Responsabile unico del procedimento. Il 5 novembre di quello stesso anno è stato stipulato il contratto d’appalto con l'impresa aggiudicataria “Aemme Srl” di Favara, che si è aggiudicata la gara con il ribasso del 29,1645% sull'importo a base d'asta di 1.488.956,01 euro.
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