Picchiato a sangue, segretato nella sua stessa casa e fatto diventare complice suo malgrado di un traffico di droga e di un piccolo giro di prostituzione, “impiantato” sempre nella sua abitazione. Nel novembre del 2023 fu “Arancia meccanica” a tutti gli effetti al rione Giostra. Passò 48 ore di vero terrore un 53enne che abitava in quel rione, ad opera di un terzetto che finì in carcere nel gennaio successivo dopo gli accertamenti investigativi degli agenti delle Volanti. All’epoca finirono in carcere il 48enne Ignazio De Carolis, la rumena 37enne Roxana Liliana Arhip, e la 37enne Paola Galletta, che sono stati assistiti dall’avvocato Salvatore Silvestro.
Adesso per i tre è arrivata la condanna, decisa con il rito abbreviato al termine dell’udienza preliminare dalla gup Ornella Pastore. E sono condanne pesanti. A De Carolis sono stati inflitti 8 anni di reclusione e 40mila euro di multa; alla Galletta 5 anni e 25mila euro di multa; alla Arhip 4 anni e 2mila euro di multa. Per De Carolis inoltre la gup Pastore ha deciso l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e lo stato di interdizione legale per la durata della pena; per le due donne l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
La vicenda fu allucinante per il povero 53enne. L’inizio come un film, ovvero con lui che gridava aiuto dal balcone di casa, fortunatamente ascoltato da una vicina che chiamò la polizia, mentre si trovava “prigioniero” nella sua stessa camera da letto, pieno di lividi per le botte subite. Quando arrivarono i poliziotti delle Volanti lanciò dal balcone ad uno di loro le chiavi di casa, così gli agenti entrarono in casa per salvarlo.
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