La preoccupazione dei cittadini è alta e i timori crescono, nonostante le rassicurazioni delle Istituzioni. La presenza di arsenico oltre i limiti nell’acqua della rete idrica comunale non fa dormire sonni tranquilli a Nizza di Sicilia. L’amministrazione comunale assicura il massimo impegno per affrontare il problema e ieri il sindaco Natale Briguglio ha reso noti i risultati delle analisi svolte su nuovi prelievi d’acqua effettuati il 30 ottobre in tre diversi punti, che mostrano una lieve diminuzione della contaminazione rispetto ai primi controlli del 21 ottobre, quando è emerso un valore superiore al massimo previsto di 10 microgrammi/litro.
Nei pozzi di contrada Piana, il valore di arsenico è adesso di 11 microgrammi per litro, rispetto ai 12 dei giorni scorsi; alla scuola materna, dove non erano stati fatti campionamenti, il metalloide è pari a 8,7 microgrammi per litro, mentre in un pozzo privato a monte del paese il valore è di 10. «Abbiamo comunicato i dati all’Asp – ha detto Briguglio –, a cui spetta dirci come agire e quali passi fare, perché non mi permetto mai di valutare un dato, e abbiamo preso contatti con il Cnr di Catania, effettuando un sopralluogo durante il quale sono stati fatti dei prelievi per studiare il nostro territorio. In questo momento non possiamo dire se la responsabilità della contaminazione sia o meno del cantiere del raddoppio ferroviario, non spetta a me farlo. Le autorità preposte ci hanno consigliato come possibile soluzione per risolvere il problema arsenico, che sembrerebbe riguardare un’intera falda, quella della diluizione dell’acqua. Le conseguenze riguardano salute, sicurezza ed economia – ha sottolineato il sindaco – e dobbiamo separare i due aspetti, ossia da un lato l’analisi delle acque con monitoraggi e controlli per dare risposte corrette e dall’altro l’impatto del cantiere.
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