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Arsenico nell’acqua a Nizza di Sicilia, si cerca la verità

Timori crescenti a Nizza di Sicilia dopo la scoperta che due pozzi comunali sono contaminati da Arsenico con concentrazioni di 12 microgrammi/litro, superiore al limite di 10 mg/l, circostanza che ha portato il sindaco a vietarne l’uso per scopi potabili.
Ieri sera nell’aula consiliare si è tenuto un incontro pubblico promosso dal Comitato “Salute e sicurezza per Nizza di Sicilia”, nato a dicembre 2023 per affrontare tutte le problematiche del cantiere del raddoppio ferroviario, che già a giugno aveva manifestato preoccupazioni sulla presenza di Arsenico nelle terre e rocce da scavo, senza aver ricevuto risposte concrete.
«Il primo ad essere spaventato sono io - ha esordito il sindaco Natale Briguglio - la cittadinanza attende risposte e l’Osservatorio ambientale del raddoppio ferroviario deve darle. Fin da luglio abbiamo inviato richieste ufficiali per avere chiarimenti su varie criticità come polveri e rumori, adesso dopo la scoperta del valore di Arsenico nell’acqua ho ritenuto opportuna l’ordinanza, anche se informalmente per l’Asp non era necessaria perché sostengono che il valore non è potenzialmente nocivo per la salute. La falda acquifera si trova a 45 metri di profondità e sembra improbabile che sia stata inquinata dalle ultime piogge, ma gli accertamenti devono andare avanti. Spiace siano assenti attori principali come Arpa, Asp, Osservatorio - ha rilevato Briguglio - che non hanno avuto la sensibilità istituzionale e l’accortezza di esserci. Spero che la Procura della Repubblica apra un’inchiesta su questo cantiere».

 

 

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