Il suo destino è ancora incerto, ma la conferma di come sia una struttura di eccellenza che vada potenziata e non certamente smantellata arriva ogni giorno.
Il reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina è operativo grazie all’ultima proroga con l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma, che scadrà il 31 luglio del prossimo anno, in attesa di una deroga al “decreto Balduzzi” per mantenere in via definitiva il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo assieme all’analogo centro all’ospedale “Civico” di Palermo.
Le prestazioni garantite, e il numero di interventi, confermano la necessità di salvare la struttura taorminese, dove servono anzi ancora ulteriori medici per garantire i livelli essenziali di assistenza. Lo testimonia la decisione assunta nei giorni scorsi dall’Asp di Messina, che ha autorizzato i dirigenti medici di Cardiologia allo svolgimento di prestazioni aggiuntive al Ccpm per 100 ore mensili, da ottobre a dicembre, allo scopo di coprire tutti i turni: una decisione adottata dalla direzione aziendale in via eccezionale e straordinaria, dopo che già ad aprile i dirigenti medici di Cardiologia sono stati autorizzati ad effettuare fino a giugno 100 ore mensili di prestazioni aggiuntive al Ccpm, al fine di superare le criticità registrate nell’erogazione dei servizi essenziali afferenti l’area di Cardiologia. L’11 luglio è arrivato il secondo via libera per altre 300 ore di prestazioni aggiuntive nei reparti di Cardiologia, di cui 200 all’ospedale di Sant’Agata di Militello e 100 ore al Ccpm, e adesso il dirigente medico responsabile di Cardiologia del Ccpm di Taormina ha chiesto la proroga dell’autorizzazione, rilasciata dal direttore generale dell’Asp, Giuseppe Cuccì, con il parere favorevole del direttore amministrativo e del direttore sanitario, che hanno accolto il provvedimento proposto dal direttore dell’Unità Gestione Personale dipendente.
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