Sarà il 2025 l’anno del ritorno alla normalità sulla Strada statale 114? Secondo Anas, ente gestore della Orientale Sicula, sì. I due cantieri principali in corso sono al km 25 sul ponte Fiumedinisi, tra Nizza di Sicilia e Alì Terme, e al km 35 sul ponte Agrò, tra S. Teresa di Riva e S. Alessio Siculo.
La “Gazzetta del Sud” ha fatto il punto con l’ing. Nicola Dinnella, direttore responsabile Area Gestione Rete per la Sicilia orientale.
Sul ponte Fiumedinisi, dove sono in corso i lavori da 8,8 milioni di euro per la ricostruzione dell’attraversamento, consegnati a novembre 2021 all’impresa “Sposato Costruzioni Srl” di Acri (Cosenza), secondo la pagina info cantieri di Anas l’avanzamento dei lavori è al 71,87%: «Cercheremo di aprirlo totalmente al traffico prima dell’inizio dell’estate 2025» annuncia l’ing. Dinnella, rassicurando dunque che quello che sta per arrivare sarà l’ultimo inverno con la circolazione deviata sulla passerella sommergibile alla foce del torrente, che dal 2018 rappresenta l’unica via di collegamento tra i due comuni e che, in caso di piena del corso d’acqua, viene chiusa, come accaduto durante il maltempo dei giorni scorsi.
Sul ponte Agrò, invece, i lavori di ricostruzione eseguiti dalle imprese catanesi “Cosedil-Comer” sono ancora alle battute iniziali e sul sito di Anas viene specificato che l’avanzamento è attualmente all’8,95%, anche se da alcuni giorni è apparso un avviso ben poco rassicurante: come data di ultimazione prevista è stata inserita quella del 10 ottobre 2026, mentre quella di consegna risulta essere l’11 ottobre 2024, ossia pochi giorni fa, e non il 31 agosto 2023 come avvenuto in realtà. Un probabile errore del sistema.
Il direttore responsabile Area Gestione Rete per la Sicilia orientale di Anas fornisce invece un’altra data: «Sul ponte Agrò stiamo procedendo con il consolidamento delle pile - spiega - e lo riapriremo probabilmente entro la fine del 2025».
Dai cantieri ai progetti, con un intervento atteso da anni ma finora rimasto sulla carta, ossia quello della protezione del piano viabile a Capo Alì, tratto interessato da distacchi di materiale dal costone roccioso e frane. Un progetto, presentato già due anni fa, che prevede tra il km 21,550 e il km 23,950 la realizzazione di due gallerie naturali (Margottini da 320 metri e Schiavo da 318 metri), due ponti (Schiavo 20 metri e Impisi 6 metri) e due gallerie artificiali paramassi da 350 e 110 metri, per un importo inizialmente previsto di circa 30 milioni di euro: «La progettazione sta andando avanti - spiega Nicola Dinnella - siamo al livello definitivo e stiamo chiedendo le autorizzazioni agli enti competenti per ottenere i nulla osta ai lavori, che compatibilmente con le risorse disponibili, visto che c’è stato un importante incremento dei costi per l’adeguamento dei prezzi e progettuale, potremo avviare tra sei-otto mesi».
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