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Iacp, ridotto del 15% a Messina il numero dei morosi in alloggi e botteghe

È una lotta senza quartiere quella dell’Iacp contro morosi e abusivi. Dal 2022 è partita una vera e propria crociata contro i “furbetti” di appartamenti e botteghe. Proprio sulle botteghe sono stati ottenuti ottimi risultati. Risolti 26 sfratti: 14 nel 2022, 6 nel 2023, 6 nei primi dieci mesi del 2024. Incassati ben 300mila euro. E saltano fuori anche casi che sfiorano il paradosso.
Tra i faldoni del contenzioso c'è la vicenda di una pasticceria della zona sud che dal 2011 è senza contratto e paga la metà di quanto richiesto. Dovrebbe pagare secondo l'Istituto più di 1000 euro mensili. Paga poco più di 500 euro e non vuol sentire ragioni. Ma soprattutto si rifiuta di firmare il nuovo contratto. E, dunque, si affida ad avvocati e tribunali. C'è poi il caso di un B&B che aveva aperto nella zona sud l'attività in due botteghe dell'Istituto senza alcun contratto di affitto. Aveva trasformato il rapporto pregresso senza avvisare l'Iacp e senza siglare alcun nuovo contratto.
Ma, botteghe a parte, l'Istituto autonomo case popolari sta andando alla ricerca dei morosi e degli abusivi verificando palazzina per palazzina. Nei casi più complessi dove le morosità si fanno ostinate si è passati all'incarico ai legali. A lavoro un avvocato interno e uno esterno. E sono già partite 85 revoche di contratto. La proposta di revoca viene consegnata tramite la Polizia municipale e viene inoltrata al Comune.

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