Il porto di Messina tra numeri record e scenari futuri. Dal boom di croceristi ai progetti per il waterfront
Da aprile a oggi oltre 630mila croceristi sbarcati a Messina. Se ne dovrebbero aggiungere altri 25mila nel mese di novembre, oltrepassando, dunque, la soglia delle 650mila unità. Un flusso impressionante di turisti, anche fuori stagione, se si pensa che è proprio il mese di ottobre, oltre a quello di agosto, dove si registra il numero più alto di viaggiatori arrivati in porto. Pensiamo che nella sola giornata di ieri, con le due navi “Norwegian Viva” e “Norwegian Escape”, si è sfiorata la soglia dei 7.500 turisti. Oggi è attesa la “Viking Sky”, domani la “Celebrity Silhouette” e la “Seven Seas Navigator” con un totale di 3.406 passeggeri, poi martedì tornerà la “Msc World Europa” con a bordo 6.762 persone. Calcolando gli arrivi previsti da ora fino al 31, il bilancio del mese di ottobre si attesterà sulle 110.352 unità, cifra inferiore solo ad agosto e superiore invece agli altri mesi (aprile 42.364; maggio 90.335; giugno 99.107; luglio 84.559; settembre 79.275). I due mesi di fine estate-autunno, settembre e ottobre, richiamano insieme una massa imponente di croceristi, che tocca quota 190mila presenze, a conferma che proprio questo periodo, per Messina, è uno dei più redditizi, visto anche il perdurante clima estivo, a differenza di quanto accade in altre mete turistiche. I dati del crocerismo a Messina forniscono sempre nuovi spunti di riflessione. E queste sono giornate importanti per l’Autorità di sistema portuale dello Stretto, in attesa del passaggio di consegne tra l’attuale gestione commissariale (affidata all’ammiraglio Antonio Ranieri) e la nuova “governance” (con il presidente che sarà nominato entro la fine del 2024 dal ministro dei Trasporti, d’intesa con la Regione siciliana e con quella calabrese). Mercoledì e giovedì scorsi, nella sede dell’Authority, si sono tenute le riunioni, convocate dal commissario, alla presenza dei componenti dell’Organismo di Partenariato, dei rappresentanti delle associazioni di autotrasportatori, delle Capitanerie di porto, dei Servizi tecnico-nautici e delle Autorità doganali e di polizia. Riunioni volte, come sottolineato in una nota diramata dall’ammiraglio Ranieri, ad avviare «un confronto costruttivo per il miglioramento dell’intero sistema portuale». Nello specifico, i riflettori si sono accesi sul “Pcs-Port Community System”, la nuova piattaforma informatica che abilita lo scambio sicuro ed intelligente di informazioni tra “stakeholder” pubblici e privati, «al fine di incrementare l’efficienza e la posizione competitiva della locale comunità portuale». Un progetto che rientra nel processo di digitalizzazione dei porti italiani, avviato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per realizzare quella che è stata definita «l’interoperabilità fra le pubbliche amministrazioni coinvolte e la Piattaforma logistica digitale nazionale». A conclusione della prima fase di avviamento del sistema, l’Authority ha dato il via alle consultazioni con i principali stakeholder «per migliorare l’efficienza e l’integrazione nella gestione dei dati e delle informazioni, facilitando la gestione delle attività logistiche e delle operazioni portuali così come la collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti». Le funzioni del “Port Community System” riguardano: 1) il trattamento delle informazioni elettroniche sul trasporto merci e l’uso della lettera di vettura elettronica; 2) l’ottimizzazione di flussi e scambi informativi sul traffico passeggeri e “ro/ro” sullo Stretto, da/per Milazzo e lungo le autostrade del mare; 3) la gestione dei rifiuti portuali; 4) la presenza di merci pericolose in porto; 5) il traffico croceristico, ottimizzando le attività di controllo ai varchi e l’organizzazione di supporto alla logistica in banchina; 6) la gestione dei flussi di ingresso nei vari porti; 7) l’infomobilità, mettendo a disposizione degli utenti dei porti tutte le informazioni disponibili per la pianificazione del proprio viaggio (orari e banchine di partenza, ritardi, ingorghi stradali e altro ancora). Nei prossimi giorni l’Autorità di sistema aprirà anche un confronto con la città, presentando ufficialmente gli esiti del concorso di progettazione per la riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale dell’area demaniale marittima tra i torrenti Boccetta e Annunziata, la cui aggiudicazione, come già pubblicato dal nostro giornale, è stata formalizzata lo scorso 16 ottobre, con la vittoria del raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dal “Guendalina Salimei TStudio” (capogruppo) e “Ai Engineering-Ai Studio”, “Akkad Società di Ingegneria”, “Ufo-Urban Future Organization”, il geologo Fabio Nicita, “Ag&P Greenscape” e lo studio “Miceli ingegneri associati”.