Non ce l’ha fatta Antonino Di Nardo, l’ottantatreenne di Montagnareale che il 17 agosto scorso era stato investito in pieno centro a Patti da un pirata della strada mentre stava attraversando sulle strisce pedonali, in via Trieste, all’altezza della sede centrale del liceo Vittorio Emanuele III. Dopo parecchie settimane di ricovero al reparto di Chirurgia toracica del Policlinico di Messina, l’anziano era stato trasferito alla residenza sanitaria di San Piero Patti, dove è spirato ieri dopo una lunga degenza. I sanitari avevano riscontrato la frattura di tibia, radio, costole e del manubrio dello sterno. Lesioni da cui l’anziano non si sarebbe più ripreso e sul cui stato generale di salute avrebbe pesantemente inciso anche il trauma psicologico post-incidente. Nessuna traccia del pirata della strada, nonostante le indagini a tappeto dei carabinieri della stazione di Patti, che avevano raccolto diverse testimonianze e acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza installate all’esterno di un distributore di carburante e di un esercizio commerciale situati lungo la via Trieste, nelle immediate adiacenze del luogo esatto in cui si era verificato l’incidente. Tutte le piste sembrano essere cadute nel vuoto, mentre la denuncia contro ignoti per omissione di soccorso potrebbe adesso tramutarsi in accusa di omicidio stradale. Sullo sfondo della triste vicenda emerge, comprensibile, il rammarico della famiglia Di Nardo per un caso che ancora oggi rimane irrisolto e senza colpevoli. I funerali del signor Antonino si terranno alle 15.30 di domani pomeriggio nella chiesa Santa Caterina di Montagnareale.
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