Messina, c’è un “branco” di ragazzine dietro le aggressioni: per una 15enne scatta la denuncia
Sono state identificate le minorenni che hanno partecipato alle aggressioni, immortalate con il telefonino e rimbalzate sui social, avvenute a Villa Dante, su una vettura del tram e in via La Farina. La Procura dei minori guidata dal procuratore Andrea Pagano, attraverso gli accertamenti di polizia e carabinieri, ha ricostruito tutti gli episodi rintracciando sia le ragazze che si sono rese protagoniste dell’aggressione che le vittime. Nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzine di 12-13 anni. C’è anche una quindicenne e per lei è scattata la denuncia. In tutti i casi le vittime, sentite con i genitori, non hanno denunciato, non avendo riportato lesioni, solo una si è riservata di presentare la denuncia. Alla base delle aggressioni motivi banali, un epiteto o un ragazzo conteso. I carabinieri hanno identificato le ragazzine che l’11 ottobre, a Villa Dante hanno aggredito una coetanea. La scena era stata immortalata in un video diventato virale. Le due minorenni, di 14 e 15 anni, hanno aggredito, una dopo l’altra, una quattordicenne, mentre altre due ragazze, di 13 anni che facevano parte dello stesso gruppo, filmavano le ragazze con i rispettivi telefoni cellulari. I carabinieri hanno anche identificato la vittima. La ragazza ha chiarito che l’aggressione è avvenuta senza ragione, dopo essere stata accusata dalle altre ragazzine di averle apostrofate con parole offensive come “buttana”. La ragazzina sentita insieme ad uno dei genitori ha detto di non aver riportato lesioni e di non essere intenzionata a sporgere querela. I carabinieri hanno anche chiarito un’altra aggressione gratuita tra minorenni avvenuta il 28 settembre in via La Farina. Anche in questo caso spintoni e schiaffi sono stati immortalati da un telefonino ed il video, come al solito, finito sui social per essere guardato da tutti. Secondo gli elementi raccolti dai carabinieri la ragazzina che ha percosso e minacciato una coetanea, è una delle due tredicenni che in occasione dell’aggressione a Villa Dante avevano video ripreso la scena.