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Arsenico disperso nei terreni a Nizza? Necessari accertamenti immediati

A scatenare il potenziale pericolo le recenti violente piogge

La situazione potrebbe sfuggire di mano e potrebbe essere impossibile tornare indietro. È allarme per l’arsenico emerso dalle terre e rocce di scavo della galleria “Sciglio” di Nizza di Sicilia, durante i lavori per il raddoppio ferroviario, stoccato da mesi nei depositi ai margini del cantiere.
Le piogge degli ultimi giorni potrebbero aver provocato la dispersione del metalloide nocivo nel terreno e le immagini che arrivano dai siti di stoccaggio non fanno presagire nulla di buono.
Ieri il deputato regionale Giuseppe Lombardo, sindaco di Roccalumera, ha inviato una nota ad Arpa Sicilia, Rfi, Italferr, Prefettura, Regione, Città metropolitana, Osservatorio ambientale raddoppio ferroviario e Procura della Repubblica.
«Siamo di fronte a un disastro ambientale, forse annunciato, ma sottovalutato - ha denunciato il parlamentare - sono depositate circa 14.000 tonnellate di materiali con concentrazioni di arsenico superiori ai limiti stabiliti dalla normativa, ma le terre non sono state stoccate in vasche chiuse con raccolta delle acque di prima pioggia e in seguito agli eventi alluvionali del 21 ottobre le acque del piazzale, assieme a quelle di altre vasche, si sono riversate sui terreni limitrofi e nelle strade circostanti, fino al centro abitato di Nizza di Sicilia.

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