Messina

Mercoledì 11 Dicembre 2024

L’arsenico nelle terre di scavo, timori anche ad Alì Terme

Il gruppo consiliare di minoranza del Comune di Alì Terme (Di Blasi-Todaro-Passari) ha inoltrato al presidente del civico consesso, Antonino Muscarello una lettera articolata con cui viene richiesta la convocazione di un Consiglio comunale straordinario ed urgente. Tale richiesta ha per oggetto lo smaltimento dei materiali di scavo derivanti dai lavori in corso per il raddoppio ferroviario Messina-Catania (nella fattispecie si fa riferimento alla presenza di arsenico nella roccia, emersa nel cantiere di Nizza di Sicilia durante lo scavo della galleria “Sciglio”), che da verifiche analitiche presentano per l’appunto concentrazioni di arsenico superiori ai valori limite indicati nella tabella delle soglie di contaminazione suolo e sottosuolo. In merito a questa problematica ha avuto luogo all’Arpa di Messina una riunione tecnica cui hanno partecipato i sindaci di Roccalumera e Nizza di Sicilia unitamente a rappresentanti di Italferr e Webuild, dalla quale è emerso che la possibile soluzione per il risanamento è quella di trasferire il quantitativo di arsenico rinvenuto, già stoccato, in delle vasche e trasportarlo nell’unica sede idonea ad ospitare e trattare materiale di questo tipo che si trova a Gela, ma anche quella di realizzare nel cantiere di Nizza di Sicilia un’area per il trattamento della terra prodotta dagli scavi. Ed è proprio la decisione di depositare temporaneamente questi materiali altamente nocivi nel vicino cantiere di Nizza a destare molta preoccupazione nella minoranza aliese, in aggiunta alla finora mancata chiarezza in merito alle modalità con cui avverrà il transito in totale sicurezza del quantitativo di arsenico già stoccato.

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