Un anno di reclusione e 10.000 di multa, pena sospesa, insieme al risarcimento dei danni subiti dalla parte civile e al pagamento delle spese legali. È la condanna inflitta dalla giudice Mariagrazia Mandanici nei confronti di Salvatore Cifalà, messinese di 63 anni, imputato di esercizio abusivo della professione e truffa, entrambi con le circostanze aggravanti. Stando ai capi d’imputazione formulati dalla pm Stefania La Risa, Cifalà – difeso dall’avvocato Alessandro Billè –, in qualità di amministratore della Cifalà Consulting srl, con sede a Messina, avrebbe esercitato «abusivamente la professione di mediatore creditizio», attività per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato. E l’avrebbe svolta nei confronti di un accademico bolognese, delle società Di Costa spa e Simet srl.
In particolare, «con artifizi e raggiri», avrebbe messo in contatto proprio l’accademico «con l’istituto finanziario Esk Partners Saint Vincent ltd”, operante a livello internazionale, al fine di ottenere, tramite la società Ihncam Advisory lda, con sede in Portogallo, il finanziamento di 1.500.000 euro», avrebbe pure richiesto «un acconto di 26.0000 alla parte offesa» e indotto in errore quest’ultima, che corrispose la «somma senza che fosse mai restituita, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto, con correlato danno» in capo a colui che poi denunciò tutto alla Guardia di finanza, per fatti relativi al 2018, 2019 e fino al 2022. Parte offesa è appunto l’accademico bolognese, assistito dall’avvocato Giuseppe Irrera.
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