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Barcellona, l’esecuzione di Sebastiano Rizzotti. Processo da rifare per Renzo Messina

ll caso di “lupara bianca”: il ragazzo che scomparve l’8 aprile del 1990. La Cassazione ha annullato con rinvio la condanna a 30 anni

Sono passati oltre trent’anni dal pomeriggio di quella scomparsa. E ancora la pagina giudiziaria non s’è chiusa per il caso di “lupara bianca” che a Barcellona nell’aprile del 1990 inghiottì il camionista non ancora 23enne di Barcellona Sebastiano Rizzotti, il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Ieri pomeriggio infatti la quinta sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio la condanna a 30 anni che nel febbraio scorso è stata inflitta dalla corte d’assise d’appello di Messina all’unico imputato rimasto sotto processo per questa esecuzione, Renzo Messina.
Il nuovo processo, ha stabilito ieri la Cassazione, si terrà davanti alla corte d’assise d’appello di Reggio Calabria.
I giudici hanno evidentemente valutato come validi alcuni profili del ricorso presentato a suo tempo dal difensore di Messina, l’avvocato Giuseppe Lo Presti, il quale ieri, a caldo, ci ha dichiarato: «Sono estremamente soddisfatto, perché la Corte di Cassazione ha riconosciuto le ragioni della difesa, annullando una sentenza giuridicamente manifestamente illogica, e dunque esattamente ingiusta. Confido quindi in un nuovo processo equo, che porterà sicuramente all’assoluzione dell’imputato».
Parte civile nel processo erano i familiari di Domenico Rizzotti, il cui corpo non è stato mai ritrovato, che sono stati rappresentati dall’avvocato Fabio Repici.

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