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Lo “spaccavetrine” di Messina fa scena muta davanti al giudice

Processo per direttissima per ventitreenne arrestato per il furto in un fast food di Maregrosso

Ha fatto scena muta avvalendosi della facoltà di non rispondere. Non ha voluto fornire dare nessuna spiegazione V.C., 23 anni, arrestato per il furto ai danni di un fast food di Maregrosso. Il giovane, che è assistito dall’avvocato Oleg Traclò sabato è comparso davanti al giudice per la convalida dell’arresto e il giudizio direttissimo. La giudice Antonella Crisafulli ha disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico e rinviato il processo a dicembre. Il giovane era stato arrestato dagli agenti delle Volanti la notte tra giovedì e venerdì scorso per aver messo a segno un colpo con il metodo della vetrina spaccata. I poliziotti erano intervenuti a seguito dell’allarme lanciato da un metronotte che aveva segnalato un’intrusione nel fast food. Gli agenti lo hanno bloccato poco dopo. Aveva ancora i pochi spiccioli presi dal locale che aveva appena “visitato”. Il giovane, è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine per altri furti messi a segno sempre con la tecnica della vetrina spaccata. Le immagini del sistema di videosorveglianza del fast food hanno confermato che il giovane aveva mandato in frantumi la porta a vetri assestando dei poderosi calci, una volta entrato aveva razziato il poco denaro trovato in cassa. Da un sopralluogo della zona di Maregrosso gli agenti hanno scoperto che molto probabilmente aveva tentato di forzare la saracinesca di un’altra attività commerciale nelle vicinanze senza però riuscirci. Il giovane era stato quindi arrestato per furto pluriaggravato. Resta da chiarire se è coinvolto in altri furti con modalità simili che nei mesi scorsi sono stati messi a segno in alcuni negozi del centro città o se si è trattato dell’opera di altri.

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