Ancora non sono stati spiegati in maniera completa i motivi che hanno causato lo sgombero del plesso scolastico di via Ettore Majorana avvenuto, nel silenzio generale, il 25 settembre.
Neanche l’interrogazione presentata dalla consigliera di Città Aperta Raffaella Campo e e discussa nell’ultima seduta dedicata al “question time”, ha chiarito i motivi reali del sgombero degli alunni della Primaria che da via Ettore Majorana sono stati trasferiti improvvisamente a seguito di una pec in altre aule del plesso del quartiere Militi. Raffaella Campo, interrogante assieme ad altri consiglieri del suo Gruppo, ha giudicato negativamente la risposta ricevuta in aula, ritenendola “vaga e inconsistente”.
Infatti dopo «dopo oltre 17 giorni – afferma Campo – non sono ancora chiare le motivazioni che hanno spinto il sindaco a disporre la chiusura del plesso, con uno sgombero d’urgenza di classi e suppellettili. I consiglieri non hanno potuto leggere – lamenta la consigliera – né la relazione dell’Asp, né quella dei tecnici comunali. A dar credito alle voci di corridoio pare che non vi siano problemi insormontabili. E allora cosa si attende? – chiede Raffaella Campo – aggiungendo poi che: i bambini, tra l’altro, non possono permanere in locali sovraffollati e non idonei ad ospitarli. Le scuole e la sicurezza degli alunni dovrebbero avere la massima priorità. Questa vicende – conclude Campo – mi riempie di amarezza anche perché vanifica gli sforzi fatti dalla Giunta dell’allora sindaca Maria Teresa Collica per bonificare l'area circostante e riqualificare l’edificio che fu ristrutturato. Come ho ribadito in aula, sarebbe auspicabile che un’amministrazione operasse per ristrutturare le scuole non per chiuderle»
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