Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Messina, l’agguato al rione Bisconte nel 2019: pene confermate a Grillo e Molonia

A maggio scorso la Cassazione l’aveva detto chiaro: due condanne erano da rivedere con un nuovo processo, mentre un’assoluzione era diventata definitiva. Era stato questo il responso per il tentato omicidio di Bisconte del 2019 ai danni di Giuseppe Molonia, ovvero il parente del sedicenne che era seduto sulla porta di casa del congiunto, quella sera, e si beccò le pallottole al posto del ragazzino, il quale qualche ora prima si era “macchiato” dell’aggressione a Rosario Grillo, elemento di spicco della criminalità organizzata cittadina. Alla sbarra per questo fatto, in appello, nel settembre del 2023, per la prima sentenza d’appello, c’erano lo stesso Rosario Grillo e Giovanni D’Arrigo, entrambi messinesi, parecchio noti alle forze dell’ordine. Erano accusati di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, detenzione e porto abusivo di arma. Grillo come mandante e D’Arrigo come esecutore. C’era nel processo tra gli imputati anche Molonia, la vittima, doveva rispondere di favoreggiamento per aver cercato di imbrogliare le carte durante le indagini con le sue dichiarazioni. E in appello, a settembre del 2023, per Grillo i giudici ridussero la pena dai 16 anni del primo grado a 14 anni, perché esclusero l’aggravante mafiosa, per Molonia confermarono la condanna a 2 anni per il favoreggiamento, e infine D’Arrigo fu assolto con formula piena «per non aver commesso il fatto», quest’ultimo fu assistito dagli avvocati Francesca Giuffrè e Marcello Banca. E ieri per il nuovo processo d’appello, che vedeva coinvolti ovviamente solo Grillo e Molonia, la sezione penale della corte d’appello presieduta dal giudice Carmelo Blatti e composta dai colleghi Bruno Sagone e Daria Orlando, ha praticamente confermato la decisione adottata dai colleghi d’appello nel settembre del 2023: 14 anni a Grillo e 2 anni per Molonia, per la sua veste di favoreggiatore. Il sostituto procuratore generale Giuseppe Lombardo, che ieri rappresentava l’accusa, aveva richiesto una pena leggermente più alta per Grillo, 14 anni e 6 mesi, e la conferma della condanna per Molonia.

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