Il giudice monocratico del Tribunale, Mariacristina Polimeni, nell’udienza pre dibattimentale, condividendo la tesi difensiva esposta dall’avvocato Filippo Alessi, ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti dell’ingegnere Francesco Farilla, responsabile dell’impianto della Centrale termoelettrica A2A Energiefuture S.p.A., sede di San Filippo del Mela.
Il dirigente è stato prosciolto dall’accusa di aver violato una norma del codice dell’ambiente, nell’effettuazione dello scarico di acque reflue industriali in acque superficiali. Fatti che si riferivano al periodo compreso tra il 22 novembre del 2021 e il 20 luglio 2022.
La sentenza emessa nella fase pre - dibattimentale non solo rappresenta una vittoria per la Centrale Termoelettrica A2A, ma conferma anche l'importanza del mantenimento di elevati standard ambientali e dell’investimento in tecnologie sostenibili, a beneficio dell’ecosistema marino e della comunità locale, dimostrato il proprio impegno “green” nella tutela delle acque e dell’ambiente circostante.
La vicenda giudiziaria, che ha avuto inizio nel novembre 2021, scaturisce da una verifica periodica dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale in merito alla qualità delle acque sversate in mare dopo il processo di lavorazione industriale da parte della Centrale termoelettrica di contrada Archi, a San Filippo del Mela. Nel corso delle verifiche ambientali era stato rilevato il superamento del valore soglia del nichel disciolto nelle acque sversate nella superficie marina. Il difensore del manager, l’avvocato Filippo Alessi, nel corso del procedimento penale, ha fatto emergere che la Centrale termoelettrica, con ai vertici l’ingegnere Francesco Farilla, risulta essere una azienda che persegue obiettivi di salvaguardia e di protezione dell’ambiente tramite processi di modernizzazione all’avanguardia e con monitoraggi continui che si svolgono all’interno della centrale.
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