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Sant'Agata, divieto di avvicinamento al 40enne che speronò l'auto della ex. Applicato il braccialetto elettronico

Un inquietante caso di codice rosso, su cui hanno fatto luce le indagini condotte dei poliziotti del Commissariato di Sant’Agata Militello, coordinate dalla Procura della Repubblica di Patti, è sfociato nell’esecuzione del provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di un quarantenne, con applicazione del braccialetto elettronico.
I fatti risalgono a poco meno di un mese fa, quando in pieno centro a Sant’Agata Militello i poliziotti erano intervenuti per quello che sembrava essere un comune incidente stradale. I dovuti approfondimenti hanno però permesso di svelare una situazione ben più preoccupante e che ha rischiato di finire in tragedia. Coinvolta nell’incidente, infatti, una donna che viaggiava alla guida della propria auto, con a bordo i due figli piccoli, finita fuori strada. Agli agenti giunti sul posto la giovane madre ha riferito che a causare l’incidente era stato l’ex compagno che, dopo averla fortuitamente incrociata sulla strada, si sarebbe messo al suo inseguimento ed, una volta raggiunta e sorpassata, l’avrebbe speronata facendola sbalzare fuori dalla propria corsia di marcia. L’autovettura è quindi finita in testa coda sull’altro lato della carreggiata, per fortuna senza gravi conseguenze per la donna alla guida e per i bambini che viaggiavano con lei. Avviate le opportune verifiche, gli uomini del commissariato santagatese al comando del vice questore Giuseppe Ambrogio, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Patti, guidata dal procuratore capo Angelo Cavallo, hanno raccolto diversi elementi, oltre al racconto della parte offesa e di quanti hanno assistito all’episodio. Secondo i riscontri investigativi il 40enne, residente in un vicino centro tirrenico, già da diverso tempo aveva preso di mira l’ex compagna, perseguitata con chiamate e messaggi continui ed appostamenti sotto casa, oltreché vittima di ingiurie, minacce ed aggressioni.

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